Ericsson acquisisce Pride Spa e punta sul system engineering nostrano

di Emanuele Menietti

13 Gennaio 2010 14:00

logo PMI+ logo PMI+
Ericsson ha da poco confermato di aver acquisito l'italiana Pride Spa. L'operazione consente al colosso svedese di estendere la propria presenza nell'ICT italiano

Tempo di acquisizioni in Italia per Ericsson. La società specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni tecnologiche per gli operatori di telecomunicazioni ha da poco confermato l’acquisizione di Pride Spa, azienda del Bel Paese attiva nella consulenza e nei processi di system integration ICT. L’operazione consentirà ad Ericsson di integrare i 1000 esperti di Pride nelle proprie file, ampliando sensibilmente la propria presenza nell’information communication technology sul fronte italiano.

«L’acquisizione di un’azienda come Pride rappresenta un traguardo importante per noi, perché ci permette di mettere a disposizione del mercato italiano un approccio e una strategia completa e integrata, attraverso l’offerta di servizi di consulenza e di system integration insieme ad una consolidata esperienza nello sviluppo di servizi innovativi e tecnologicamente avanzati» ha dichiarato Cesare Avenia, amministratore delegato di Ericsson Italia e responsabile per i mercati del sud-est europeo, commentando la nuova mossa da poco portata in porto. «Rafforziamo ulteriormente la nostra presenza nello scenario economico italiano e il nostro ruolo nel promuovere e sostenere lo sviluppo di processi innovativi per l’industria delle telecomunicazioni, le imprese e il Sistema Paese» ha poi aggiunto Avenia senza celare la soddisfazione per l’operazione da poco realizzata.

Grazie all’integrazione della forza lavoro di Pride Spa, stimata in un migliaio di unità, Ericsson mira a consolidare il proprio ruolo e a divenire un migliore punto di riferimento per gli operatori attivi nel campo delle telecomunicazioni, aziende italiane e service provider compresi. Un obiettivo ambizioso, dettato dalla necessità di non perdere posizioni nei confronti della concorrenza in un mercato in espansione e solitamente competitivo. L’espansione delle reti mobili, il progressivo aumento della banda per le reti fisse e le soluzioni per portare a una convergenza delle due realtà richiedono, secondo Ericsson, numerose risorse e un valido network di supporto per soddisfare le istanze dei clienti.

«Sono orgoglioso di annunciare questo accordo, che dimostra il valore dei dipendenti di Pride Spa, il loro talento e le competenze, consolidati nei 20 anni di vita della nostra società. Sono lieto che i nostri 1000 colleghi entreranno a far parte dell’azienda leader mondiale nei servizi e nella tecnologia per l’industria delle telecomunicazioni» ha dichiarato Antonio Giugliano, amministratore delegato e fondatore di Pride Spa, annunciando l’accordo da poco raggiunto con il colosso Svedese per l’acquisizione della società.

Come spesso avviene in queste circostanze, i due soggetti coinvolti nell’operazione non hanno fornito alcun dettaglio sul patto stipulato né sull’entità della transazione. Per portare a termine l’acquisizione, Ericsson dovrà ora attendere gli esiti delle verifiche antitrust tese ad appurare l’eventuale presenza di una posizione dominante sul mercato. Salvo cambiamenti di programma, l’intera operazione dovrebbe concludersi entro i primi giorni del prossimo febbraio. La società in fase di acquisizione manterrà, almeno per i primi tempi, la propria identità e l’intero management già operativo. Sul mercato l’azienda italiana sarà dunque identificata con la consueta dicitura “Pride, an Ericsson company”.

L’entrata in possesso di Pride Spa si inserisce in una lunga serie di acquisizioni portate a termine nel corso degli ultimi anni da Ericsson. «Negli ultimi cinque anni abbiamo rilevato altrettante aziende nel settore della system integration e della consulenza, in Turchia, in Spagna, in Australia, in Svezia e in Francia. Nondimeno l’operazione con Pride è di gran lunga la più significativa anche in termini dimensionali. In prospettiva, dopo aver messo a fattor comune le reciproche competenze, nostro obiettivo è ampliare la presenza verso altri clienti e verso altri mercati» ha puntualizzato l’amministratore delegato Avenia. Infine, nel corso dei prossimi mesi alcuni team di progetto appartenenti a Pride potrebbero essere impegnati anche all’estero per la condivisione di risorse e strategie per i servizi offerti da Ericsson.