A distanza di una settimana dal lancio dell’atteso smartphone Nexus One, per Google è giunto il momento di fare un primo bilancio sull’accoglienza riservata dagli utenti per il proprio dispositivo. Stando alle prime rilevazioni, nel corso dei primi sette giorni di vendita, la società di Mountain View avrebbe complessivamente venduto 20mila terminali. Una cifra esigua, specie se confrontata con le prestazioni di alcuni smartphone concorrenti come il Droid di Motorola e il celebre iPhone di Apple, che nella loro prima settimana di commercializzazione ottennero volumi di vendite rispettivamente pari a 12 e 80 volte i volumi generati dal nuovo Nexus One.
La stima da poco diffusa online non è ufficiale e non è stata dunque confermata da Google, ma si appoggia sulla solida esperienza degli analisti di Flurry, società specializzata nella realizzazione di indagini di mercato. Le cause del contenuto numero di unità vendute sono molteplici e sono legate alle strategie commerciali adottate da Mountain View, alle novità introdotte attraverso il dispositivo e alla percezione degli utenti sul livello di innovazione apportato dal primo smartphone sviluppato per intero da Google e prodotto dalla società di Taiwan HTC.
Per la distribuzione del nuovo Nexus One, Google ha deciso di mettere a punto uno store online destinato ad arricchirsi di nuove offerte e dispositivi nel corso dei prossimi mesi. Al momento, però, il negozio online offre unicamente il nuovo smartphone e una gamma molto limitata di modalità di acquisto e di piani tariffari opzionali cui abbonarsi. Secondo gli analisti, tale condizione avrebbe disincentivato parte degli acquisti anche a causa delle cifre significative richieste. La versione sbloccata dello smartphone, dunque libera da particolari vincoli con gli operatori telefonici, viene venduta a oltre 500 dollari, mentre le versione in accoppiata con T-Mobile viene distribuita a 179 dollari per i nuovi clienti e a una cifra più alta per gli utenti già in possesso di un contratto con l’operatore.
Nonostante le numerose novità introdotte, la società del motore di ricerca non è riuscita a destare negli utenti l’interesse sperato. Il nuovo Nexus One viene percepito come una naturale evoluzione degli smartphone Android già sul mercato e viene ritenuto privo di elementi di vera innovazione in grado di segnare una discontinuità rispetto ai terminali precedenti. Inoltre, la tiepida accoglienza riservata per la nuova creatura di Google è stata probabilmente alimentata dai numerosi disguidi registrati nei primi giorni di commercializzazione.
Un cospicuo numero di utenti del nuovo Nexus One ha segnalato sui forum di supporto la presenza di alcuni problemi legati alla connettività 3G tali da rendere impossibile o instabile la connessione a banda larga su rete mobile. Un disservizio acuito dalla scarsa organizzazione dell’assistenza tecnica per rispondere alle istanze dei clienti. L’operazione di acquisto avviene esclusivamente online e dunque anche per l’assistenza è necessario rivolgersi ai servizi in Rete, ma nei primi giorni Google non ha fornito sufficienti informazioni per instradare al meglio gli utenti. In molti hanno così richiesto assistenza a HTC, il produttore del telefono, o all’operatore T-Mobile divenendo l’oggetto di un confuso scarica barile tra produttore, distributore e società telefonica.
Altri seri disguidi hanno interessato il fronte delle applicazioni disponibili tramite l’Android Market. Il Nexus One utilizza la nuova versione 2.1 del sistema operativo per terminali mobili messo a punto da Google, una edizione al proprio debutto non ancora supportata pienamente da tutte le 20mila applicazioni per Android. La società di Mountain View ha consegnato il software developer’s kit per Android 2.1 nella giornata di ieri, dunque a diversi giorni di distanza dal debutto del proprio smartphone, causando non pochi disguidi agli sviluppatori e di conseguenza agli utenti.
I fattori elencati hanno probabilmente condizionato le prestazioni sul mercato del dispositivo nella prima settimana di commercializzazione. Nonostante i livelli di vendite relativamente bassi, la società di Mountain View avrà modo di recuperare terreno nel corso dei prossimi mesi dimostrando le potenzialità e i punti di forza del Nexus One. Il progetto di Google, specialmente sul fronte commerciale con lo store dedicato, prevede una evoluzione nel lungo periodo tesa a cambiare sensibilmente le attuali modalità di vendita dei dispositivi e di sottoscrizione dei contratti con gli operatori telefonici. La strada è ancora lunga.