«La nostra tecnologia più evoluta in un dispositivo magico e rivoluzionario a un prezzo incredibile». Ha usato queste parole Steve Jobs per presentare il nuovo iPad, il primo atteso tablet realizzato da Apple destinato a sfidare alcune soluzioni di successo del comparto come i netbook. Il nuovo terminale ricorda molto gli iPhone e gli iPod Touch, ma offre maggiori potenzialità grazie alle notevoli capacità di calcolo e allo schermo più ampio per la fruizione dei contenuti. Concepito sia per l’ambito consumer che business, l’iPad offre numerose risorse per l’intrattenimento e buone soluzioni per la produttività rese possibili da una versione dedicata della suite iWork.
Stando a quanto riferito dal CEO di Apple, il nuovo iPad è stato sviluppato dalla società per rispondere a una precisa esigenza: migliorare l’esperienza d’uso di alcune delle principali attività svolte con i computer come la navigazione online, la gestione delle email, la visualizzazione di fotografie e filmati, la lettura degli ebook e l’ascolto dei brani musicali. Azioni svolte quotidianamente tramite i laptop o gli smartphone, ma spesso limitate dalla presenza di interfacce complesse da utilizzare o dalle dimensioni dei terminali, a volte troppo grandi, a volte troppo piccole. Secondo gli sviluppatori della mela morsica, l’iPad costituisce dunque un nuovo punto di mediazione per svolgere più liberamente le principali attività legate al digitale.
Il terminale da poco presentato è dotato di un ampio schermo touchscreen da 9,7 pollici di tipo LED e dotato di tecnologia IPS per offrire immagini nitide e colori realistici. Tale soluzione offre, inoltre, la possibilità di fruire di un angolo di visualizzazione particolarmente ampio che copra circa 178 gradi. Il display sensibile al tocco è di tipo capacitivo, sulla falsa riga di quanto realizzato per gli iPhone e gli iPod Touch, e offre dunque tempi di reazione molto rapidi e un alto livello di precisione. Alla base dello schermo trova spazio un unico tasto, del tutto simile al pulsante presente sugli iPhone e gli iPod Touch. Gli accelerometri permettono la fruizione del dispositivo sia in orizzontale che in verticale e adattano automaticamente i contenuti per la migliore visualizzazione.
A differenza di quanto inizialmente ipotizzato, il nuovo iPad non è animato dai processori Intel, ma da un chip di ultima generazione realizzato direttamente da Apple. Battezzato A4, il nuovo processore da 1 GHz consente di ottenere prestazioni elevate e al tempo stesso di contenere i consumi, risparmiando così la carica della batteria interna. In condizioni ottimali, il nuovo tablet è in grado di offrire fino a 10 ore di autonomia con WiFi attivato, luminosità dello schermo al 50% e modalità “Sleep” disattivata. Inoltre, il sistema Adaptive Charging offre fino a mille cicli di ricarica senza una riduzione significativa della durata della batteria e la possibilità di mantenere in standby il terminale per diverse settimane (fino a un mese).
Sul fronte della connettività, l’iPad è in grado di collegarsi alle reti WiFi e supporta tutti i principali standard, 802.11n compreso. Per il trasferimento dei dati e la comunicazione con le periferiche senza fili, il terminale utilizza anche un modulo Bluetooth 2.1 integrato. Oltre alla versione con il solo WiFi, Apple ha anche presentato una edizione dell’iPad in grado di connettersi alle reti 3G per consentire la navigazione e lo scambio di dati anche via rete cellulare. Il sistema sarà in grado di supportare sia gli standard UMTS/HSDPA che GSM/EDGE, offrendo dunque una buona copertura.
Per le informazioni geografiche, il tablet Apple utilizza numerose soluzioni integrate tra loro, utili per fornire indicazioni precise soprattutto sulle mappe fornite dal servizio Google Maps. Oltre al GPS assistito, l’iPad sfrutta i dati per la localizzazione forniti dalla rete cellulare, dalle reti WiFi e da una bussola digitale integrata al proprio interno. L’ormai tradizionale Dock connector consente, invece, di trasferire i dati tra il terminale e il proprio Mac o Pc attraverso iTunes.
Le soluzioni software implementate sul dispositivo mostrano una chiara parentela con gli iPhone e gli iPod Touch. Il sistema operativo che anima l’iPad ha un’interfaccia grafica ormai nota agli utenti Apple e presenta la tradizionale serie di icone per accedere alle applicazioni desiderate. Il browser offre un’esperienza di navigazione migliore grazie alle maggiori dimensioni dello schermo, rendendo meno macchinosa la consultazione delle pagine web e degli altri contenuti presenti online. Tutte le principali soluzioni già disponibili sugli iPhone / iPod Touch sono state riviste sensibilmente per offrire un’interfaccia semplice, molto intuitiva e facile da gestire. La lettura e la composizione delle email, la consultazione degli album fotografici, l’organizzazione della propria agenda e la visualizzazione dei video risultano molto naturali, così come i videogiochi si rivelano più coinvolgenti e di maggiore qualità.
Il nuovo iPad è in grado di supportare le applicazioni già disponibili sull’App Store, una condizione molto importante per consentire agli utenti di utilizzare subito i loro applicativi e giochi preferiti senza dover attendere il rilascio delle versioni per l’innovativo terminale. All’App Store e all’iTunes Store si affianca, inoltre, il nuovo iBookstore per l’acquisto dei libri in formato digitale. Il catalogo offre un’ampia scelta di ebook e consente di scaricare il documento desiderato in pochi istanti, con un meccanismo del tutto simile a quello già implementato per il download delle applicazioni, dei video e dei brani musicali. Il piccolo applicativo iBooks permette di gestire la propria libreria e naturalmente di leggere gli ebook. Lo schermo, particolarmente definito, consente di leggere senza particolare fatica i testi e non dovrebbe quindi far rimpiangere i display eInk, solitamente ritenuti meno stancanti per la vista.
La possibilità di acquistare nuove applicazioni, come avviene già da tempo sugli iPhone e iPod Touch, estende considerevolmente le potenzialità del nuovo dispositivo non solo sul fronte dell’intrattenimento, ma anche su quello della produttività. Nel corso dell’ultimo anno, per esempio, gli sviluppatori di Apple hanno lavorato alacremente a una nuova versione di iWork espressamente concepita per gli iPad. Il risultato ottenuto è molto promettente: le nuove edizioni di Pages, Keynote e Numbers sfruttano al meglio l’animo touch del tablet, offrendo soluzioni semplici e molto intuitive per creare ed editare i documenti. Il tablet potrebbe dunque rivelarsi un oggetto molto utile anche nel comparto business per consultare i documenti, modificarli e condividerli rapidamente.
Il nuovo iPad si configura come un anti-netbook. Nel corso della presentazione del nuovo arrivato, Steve Jobs ha sottolineato come i netbook siano sostanzialmente dei computer economici sui quali è praticamente impossibile svolgere meglio un’attività rispetto a come la si potrebbe fare su un laptop vero e proprio. Secondo il CEO di Apple, l’attuale compromesso “prezzi bassi – prestazioni minime” messo in campo dall’industria per il segmento dei netbook deve essere superato da soluzioni nuove come l’iPad. Non a caso, il nuovo terminale si presenterà sul mercato con una politica sui prezzi particolarmente aggressiva.
A partire dal prossimo mese di marzo, l’iPad WiFi farà capolino sul mercato al prezzo di 499 dollari per la versione da 16 GB, mentre le edizioni da 32 GB e 64 GB costeranno rispettivamente 599 e 699 dollari. Prezzi sostanzialmente in linea con quelli di fascia alta del segmento netbook e tali da impensierire non poco la concorrenza. Per i modelli dotati di modulo 3G i prezzi saranno, invece, relativamente più alti e oscilleranno tra i 629 dollari per l’edizione base da 16 GB e gli 829 dollari per il top della gamma con capacità di storage pari a 64 GB.
L’Apple iPad potrebbe riscuotere rapidamente un ampio successo online, anche se numerosi osservatori sottolineano come il nuovo dispositivo non sia altro che il fratello maggiore dell’iPod Touch. Tale percezione è confermata anche dalla presenza di alcuni peccati originali comuni agli altri terminali mobili di Cupertino, come l’assenza di un sistema multitask vero e proprio, l’eccessiva chiusura della piattaforma e l’impossibilità di fruire dei contenuti realizzati in Flash. Una serie di piccoli difetti dai quali potrebbero decidere di ripartire i competitor per la realizzazione dei loro tablet. La sfida è appena agli inizi.