Determinato a non perdere terreno nei confronti delle soluzioni concorrenti, OpenOffice ha da poco raggiunto la versione 3.2 della propria suite per la produttività. Il nuovo aggiornamento, atteso da tempo, apporta alcune importanti modifiche sul fronte delle prestazioni e dell’affidabilità. Oltre ai miglioramenti dei principali applicativi contenuti nella suite, OpenOffice 3.2 introduce una maggiore compatibilità con i documenti realizzati attraverso il software proprietario di Microsoft.
Le nuove migliorie hanno consentito di abbattere sensibilmente i tempi di avvio di buona parte delle applicazioni. I componenti Calc e Writer, per esempio, fanno ora registrare un tempo di caricamento inferiore del 46% rispetto all’edizione 3.0 della suite con licenza LGPL. Un passo avanti importante, che potrebbe contribuire all’estensione dell’attuale bacino di utenti insieme agli altri miglioramenti apportati per la gestione dei file e degli standard, sia aperti che proprietari.
Gli sviluppatori di OpenOffice.org 3.2 hanno prestato particolare attenzione verso la conformità della suite alla versione 1.2 di Open Document Format, comprese le specifiche OASIS ODFF/Open Formula. Quando vengono utilizzate le caratteristiche estese di ODF 1.2, l’applicativo fornisce un avviso all’utente e il controllo di integrità verifica la completezza del documento visualizzato, suggerendo ove necessario una riparazione per rendere il file totalmente conforme alle specifiche del formato aperto. Oltre a ODF, il nuovo OpenOffice 3.2 offre un supporto migliore per le principali tipologie di file utilizzate nelle altre suite per la produttività. I progressi maggiormente significativi sono legati alle soluzioni impiegate da Microsoft con o senza password in Word, Excel e PowerPoint 2007.
Il sistema della correzione automatica delle parole del word processor Writer è stato rivisto per rendere più semplice e chiara la gestione di tale funzionalità, anche grazie all’inserimento della nuova opzione “Alla chiusura del documento, rimuovi dall’elenco le parole raccolte”. In Calc, l’applicativo per la gestione dei fogli di calcolo, il team di sviluppo di OpenOffice ha inserito un nuovo supporto per la gestione dei bordi delle celle, un nuovo sistema rivisto per il riempimento automatico e una opzione per una gestione più accurata dell’ordinamento dei dati.
Il nuovo Calc offre la possibilità di effettuare copia / incolla complessi anche di celle non contigue, consente di accedere a un maggior numero di funzioni statistiche migliorate e prevede una gamma aggiornata di filtri. Numerose altre opzioni rendono il software per la creazione dei fogli di calcolo maggiormente flessibile e in grado di adattarsi alle diverse esigenze degli utenti, sia in campo scientifico che per l’amministrazione di dati e conti in campo business.
«Il 2010 sarà un anno importante per il settore delle suite di produttività e per OpenOffice.org, che proseguirà nel suo processo di evoluzione con una serie di miglioramenti nell’area delle prestazioni e dell’interfaccia utente. L’annuncio da parte di Oracle garantisce inoltre il futuro del progetto, che può contare ormai su oltre 200 sviluppatori – tra full time e volontari – e su una comunità estremamente solida a livello mondiale e particolarmente attiva in Germania, Francia e Italia» ha dichiarato Italo Vignoli, presidente dell’Associazione PLIO, ricordando come la recente acquisizione di Sun Microsystems, società che detiene la proprietà di OpenOffice.org, da parte di Oracle non abbia per ora portato a particolari ripercussioni negative per il destino del progetto.
Grazie a una capillare presenza in buona parte dei paesi maggiormente industrializzati e all’impegno di una community molto solida, OpenOffice risulta essere la suite di produttività open source maggiormente diffusa su scala globale. Secondo le ultime stime, l’inseme degli applicativi ha un market share intorno ai 15 – 20 punti percentuali e viene spesso preferita alle soluzioni proprietarie come MS Office. La progressiva diffusione delle soluzioni cloud, che consentono di accedere ai propri documenti e di apportarvi modifiche da qualsiasi postazione connessa alla Rete, potrebbero mutare gli attuali equilibri ponendo nuove sfide per la piattaforma open source da poco aggiornata.