Imposta pari a zero per un contribuente su quattro nel 2008

di Emanuele Menietti

17 Febbraio 2010 16:00

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Un contribuente italiano su quattro ha dichiarato un'imposta pari a zero nel 2008. Il dato giunge dall'ultimo rapporto del Dipartimento delle Finanze sulle dichiarazioni fiscali relative al periodo d'imposta del 2007

Un contribuente su quattro ha dichiarato una imposta netta pari a zero nella dichiarazione fiscale riferita all’anno 2007. La rivelazione giunge dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, che ha da poco rilasciato le statistiche sulle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2007 [pdf]. Il rapporto evidenzia come il numero dei contribuenti sia aumentato di circa 2,2 punti percentuali a fronte di un incremento del 4,2% del reddito complessivo, par a 772 miliardi di Euro.

«L’imposta dichiarata è distribuita su 30,5 milioni di soggetti poiché circa il 27% dei contribuenti dichiara un’imposta netta pari a zero per effetto sia del basso reddito che delle deduzioni e delle detrazioni. In media, l’incidenza dell’imposta netta sul reddito complessivo resta invariata al 18,4% con un importo medio pro capite di 4.670 Euro» scrivono gli esperti del Dipartimento nel comunicato da poco reso pubblico.

Stando alle rilevazioni effettuate, il reddito complessivo medio pari a 18.661 Euro è aumentato di 1,9 punti percentuali su base nazionale rispetto al 2006, facendo registrare un incremento trascurabile nelle Isole e significativo in buona parte delle regioni del nord-est. Nel 78% dei casi, i redditi dichiarati derivano dal lavoro dipendente e dalle pensioni, mentre i redditi da partecipazione interessano una quota intorno al 5,5% dei contribuenti. Il 5% deriva dai redditi di impresa, mentre per il 4,2% da redditi legati al lavoro autonomo. «Tuttavia – sottolinea il Dipartimento – i redditi da lavoro autonomo presentano un valore medio più alto (pari a 37.120 Euro, circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi da pensione quello più basso (pari a 13.436 Euro).

Il rapporto mette in evidenza come circa la metà dei contribuenti non superi i 15.000 Euro per quanto riguarda il reddito dichiarato. Inoltre, il 91% dei contribuenti dichiara redditi non superiori ai 35mila Euro, mentre solamente l’1% dichiara un reddito che supera la soglia dei 100mila Euro su base annua. Tale proporzione influisce naturalmente sulla distribuzione dei pagamenti: il 52% dell’imposta è pagata dal 12% circa dei contribuenti con redditi oltre i 35mila Euro.

Sul fronte delle dichiarazioni delle Società di capitali si è invece raggiunta la quota di un milione di dichiarazioni, con un aumento su base annua tra il 2006 e il 2007 calcolato intorno al 4,1%. Nell’85% dei casi si tratta di Srl spesso dalle dimensioni limitate con componenti positivi Irap al di sotto dei 500mila Euro. Il 50% delle società si rivela particolarmente attivo nei comparti del commercio (19%), delle costruzioni (18%) e delle attività manifatturiere (14%).

«La quota di società con imposta netta positiva ha raggiunto il 52,6% del totale (circa 526.000), quota sostanzialmente identica a quella del 2006 (+0,2%). Le Società con reddito positivo sono localizzate principalmente nelle regioni del Nord. La distribuzione dell’imposta complessiva è concentrata nelle imprese di dimensioni maggiori: lo 0,8% delle società dichiara il 58% dell’imposta ed il 53% delle società minori (fino a 500.000 Euro di componenti positivi Irap) dichiara solo il 5,3% dell’imposta» puntualizzano gli esperti del Dipartimento delle Finanze nel loro rapporto.

Infine, i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA nel periodo di imposta legato al 2007 sono stati 5,7 milioni. Tale cifra fa rilevare una riduzione pari a un punto percentuale circa rispetto all’anno precedente. Quasi il 64% dei contribuenti IVA sono persone fisiche principalmente impiegate nel settore dei servizi, che contribuiscono alla creazione del volume di affari complessivo dichiarato pari a oltre 3.370 miliardi di Euro (+6,31% rispetto all’anno precedente). «I soggetti con volume d’affari fino a 185.920 Euro rappresentano l’81% dei contribuenti, dichiarano poco meno del 6% del volume complessivo e circa il 9% dell’Iva».