Nel mirino delle Istituzioni, dagli Stati Uniti all’Europa, i super-bonus dei manager di banche e società quotate. La crisi economica ha lasciato il segno e continua a mietere vittime in termini di disoccupazione e di indigenza per tante famiglie.
Per porre un freno e dare un tetto ai compensi dei manager, il Governo ha presentato in aula al Senato un emendamento alla Legge Comunitaria 2009 che impone alle società quotate di rendere pubblici i compensi corrisposti «a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma»:
- ai componenti dell’organo di amministrazione;
- ai direttori generali;
- ai dirigenti con responsabilità strategiche per l’anno finanziario successivo.
L’obiettivo è quello di recepire le raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di remunerazioni. Il Senato, infatti, ha approvato la “Legge comunitaria 2009” e il testo torna ora alla Camera, dopodiché il Governo avrà sei mesi di tempo per emanare il decreto legislativo che recepisca le raccomandazioni della Commissione europea. In caso di scadenza del termine, il Parlamento dovrà pronunciarsi nuovamente.
In particolare, l’emendamento prevede che i compensi non dovranno superare gli stipendi dei parlamentari, 140mila euro annui lordi e stabilisce il divieto di stock option. Per quanto riguarda il divieto di stock option, l’emendamento alla Comunitaria di riferisce soltanto ai manager delle banche: «i sistemi retributivi degli amministratori e dei membri del Consiglio d’amministrazione degli istituti di credito non devono essere in contrasto con le politiche di prudente gestione del rischio della banca e con le sue strategie di lungo periodo, stabilendo altresì il divieto di includere le stock option» nei compensi dei manager.
Intanto dalla BCE continuano a giungere i moniti del presidente Jean-Claude Trichet agli istituti di credito europei: rafforzamento del capitale e maggiore trasparenza!
Obama, dal canto suo, ha definito i bonus dei manager del settore finanziario “osceni”. Il Presidente degli Stati Uniti ha promesso una maxitassa sulle maggiori cinquanta banche che operano nel mercato americano per recuperare in dieci anni parte degli oltre 200 miliardi di dollari erogati nel corso 2009 a circa settecento banche americane per il sostegno al settore creditizio e finanziario. Il tema è in evoluzione…