Si è soliti pensare che il patrimonio di un’azienda sia costituito dai beni materiali a sua disposizione in un certo momento, ma a ben vedere anche molte risorse intangibili costituiscono un patrimonio per l’impresa.
La conoscenza del mercato, le competenze tecnologiche, la fiducia dei consumatori, l’immagine dell’azienda, la notorietà della marca, le relazioni con il mercato finanziario, i rapporti con i fornitori, sono tutte risorse di grandissimo valore. Mentre i beni materiali possono essere facilmente copiati dalle altre imprese, le risorse immateriali sono specifiche di un’azienda e ne sintetizzano la storia e le scelte operate in passato. Proprio per questa ragione esse possono fare la differenza rispetto alla concorrenza costituendo un vantaggio competitivo che può determinare il successo dell’impresa. Pertanto, per l’azienda è di estrema importanza riuscire a sfruttare tali risorse.
Tali intangibils possono essere fatti rientrare in due distinte categorie:
- risorse di conoscenza, basate sulla capacità di fare. Si tratta, in pratica, di schemi cognitivi che permettono all’impresa di funzionare. Ogni giorno l’imprenditore, i managers e gli altri soggetti che operano nell’impresa, prendono delle decisioni sulla base delle conoscenze a loro disposizione. Si è soliti distinguere, in questo ambito, la conoscenza superficiale, legata a situazioni che si ripetono nel tempo, da quella profonda, che consente di trovare soluzioni di fronte a nuovi problemi;
- risorse di fiducia determinate da un flusso di informazioni che va dall’impresa ad un soggetto esterno, come ad esempio il consumatore, che le elabora. Ad esempio, il consumatore che ha acquisito una certa fiducia nei confronti dell’azienda presumibilmente rimane fedele ad essa e ai suoi prodotti.
Queste risorse, però, pur rappresentando un’ingente ricchezza per l’impresa, sono spesso trascurate dal managament dato che, a differenza dei beni materiali risultano difficilmente evidenziabili e misurabili. La teoria del resource based management afferma, invece, che le risorse intangibili dell’impresa devono costituire il punto di partenza per le decisioni aziendali. Esse non devono essere assunte considerando esclusivamente la situazione del mercato, la struttura della concorrenza e così via. Tenere conto principalmente delle risorse interne permette all’impresa di evitare di effettuare scelte che di fatto sono inattuabili.
L’obiettivo dell’impresa non è più solamente quello di sfruttare al meglio le risorse disponibili, bensì quello di accrescere tali risorse nel corso del tempo in modo da conservare il proprio vantaggio competitivo rispetto alle altre aziende.