Ebbene sì, perché se da un lato c’è chi non potrebbe rinunciare alla icona-segretaria in carne e tailleur, una di quelle che tutti vorrebbero, non solo brava ma anche affascinante, professionale, sveglia, veloce, dall’altro c’è chi punta solo sulla professionalità, il meno invadente possibile, qualcuno che non “distragga” il lavoro, ma lo organizzi al meglio.
Ecco che per questi ultimi la segretaria perfetta diventa quella senza volto, ma con solo una bella voce, sempre disponibile e preparata. Abbassamento dei costi, rimozione delle tentazioni e massima collaborazione. Per quei professionisti sempre in viaggio o per quelli che hanno più uffici e sono costretti a spostarsi di continuo o per quelli, ancora, che un ufficio non ce l’hanno, la segretaria virtuale li segue ovunque senza esserci fisicamente.
In realtà lei esiste, anzi loro, perché sono più di una per cliente – lavorando su turni – sono professioniste in carne e ossa, semplicemente ubicate altrove, nei loro appartamenti ad esempio. Il servizio ha costi molto più contenuti da 150 a 1600 euro al mese, a seconda della disponibilità che si vuole, loro, vere professioniste, seguono brevi corsi di formazione, pertanto non vanno seguite né affiancate ma rispondono esclusivamente seguendo le direttive del cliente a seconda delle disposizioni.
Così i servizi di segreteria virtuale, già in voga in Germania e Inghilterra, stanno prendendo piede anche in Italia, dove l’abbattimento dei costi è prerogativa necessaria in tempi di crisi, specialmente per liberi professionisti e aziende in start-up.
Certo è che sembra impensabile spodestare la figura tradizionale della segretaria, per molti professionisti il proprio alter ego, il braccio destro, devota, affidabile collaboratrice, indispensabile e soprattutto insostituibile; colei che il capo lo conosce bene, che basta uno sguardo o un tono diverso per capire di cosa ha bisogno, che quando ci si sorride è tutto in ordine, invece un’occhiataccia e si corre ai ripari. La segretaria, collaboratrice fedele, collega, a volte confidente, altre amica, senza la quale molti sarebbero persi.
Ma questo conta per lo più per chi l’ha avuta o chi, a fine mese, non deve fare i conti con i pagamenti, perché per gli altri, che i conti li devono far quadrare a furia di tagli, o loro che una collaboratrice così non hanno avuto mai l’onore di averla al fianco, hanno forse un’alternativa all’angelo della scrivania.