Scoperti gli altarini dopo la conclusione dell’assemblea straordinaria di Pirelli&C che ha approvato (a maggioranza di oltre il 99% del capitale presente) l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio, nonché il raggruppamento nel rapporto di 1 azione ordinaria o di risparmio ogni 11 azioni della stessa categoria, e la separazione di Pirelli Re dal gruppo.
Dopo la separazione, la nuova Pirelli Re prenderà il nome di Prelios e si aprirà a valutare aggregazioni con altre sgr immobiliari.
«Abbiamo un portafoglio di asset per circa 6 miliardi di euro. Riteniamo che le aggregazioni siano interessanti per tutti perché producono sinergie. Essendo la più grande sgr italiana, abbiamo know-how sufficiente per gestire patrimoni più importanti. Questo è il futuro, al momento siamo focalizzati sul recupero di redditività».
È quanto ha riferito il presidente Marco Tronchetti Provera ai giornalisti, anticipando che il nuovo piano industriale di Pirelli, che verrà presentato nel prossimo mese di novembre, «guarderà oltre tre anni, avrà una view sui cinque anni, disegnerà la Pirelli del futuro e i percorsi nuovi che inizieremo. Daremo una visione sul nuovo mondo in cui ci troveremo ad operare».
In precedenza, nel corso dell’assemblea, Tronchetti Provera aveva posto l’accento sulle potenzialità del coinvolgimento di Pirelli Tyre nel campionato del mondo di Formula 1, come leva per l’advertising. Gli spettatori del campionato di automobilismo «continuano a crescere nei mercati dove dobbiamo imporre il brand, soprattutto in Medio ed Estremo Oriente». Non resta che stare a guardare ai prossimi 5 anni.