Trimestrale da record per Apple, mentre Yahoo incassa un utile netto in forte crescita ma i ricavi, pur in rialzo, deludono le attese. Entrambe le società hanno comunicato i dati del periodo marzo-giugno dopo la chiusura di Wall Street, quindi la risposta dei mercati è stata affidata al dopo borsa: Yahoo ha perso oltre il 6%, mentre Apple ha messo a segno un rialzo, proseguito stamattina sul listino di Francoforte.
Partiamo da Cupertino, che nel giro di pochi giorni si è lasciata alle spalle l’antennagate. Anzi, a sorprendere in positivo gli analisti, più che i risultati molto buoni e sopra le stime, sono state le previsioni di fatturato per il trimestre in corso, dunque quelle che incamerano il primo effetto iPhone 4: ebbene, Cupertino ha comunicato che i ricavi dell’ultimo quarter saranno pari a 18 miliardi di dollari, sopra i 17 che Wall Street si aspettava. E gli analisti hanno fatto subito notare che si tratta di uno dei pochissimi casi in cui la guidance supera le previsioni.
Un segnale molto forte da parte della società in un momento in cui le preoccupazioni per i difetti dell’iPhone 4 potevano prendere il sopravvento. Comunque sia, la positiva reazione del mercato è dovuta anche ai risultati del terzo trimestre (chiuso a fine giugno). Utile netto in rialzo del 78% a 3,25 miliardi, 3,51 dollari per azione (sopra i 3,11 stimati dal mercato), e fatturato in salita del 61% a 15,7 miliardi (anche qui bel oltre i 14,75 previsti). Sul fronte delle vendite, la sorpresa maggiore è probabilmente arrivata dal balzo del 33% registrato dal Mac (grazie asprattutto all’andamento in Asia). Cupertino ne ha venduti 3,47 milioni, contro i 3,2 che Wall Street si aspettava. Il prodotto di punta continua ad essere l’iPhone, a quota 8,4 milioni, +61%, in linea con le attese, mentre l’iPad (lanciato in aprile) ha totalizzato 3,27 milioni di unità vendute. In calo l’iPod, -8% a 9,41 milioni di unità.
In generale, il 52% dei ricavi di Apple arriva dall’estero (ovvero non dagli Stati Uniti), meno del 58% del secondo trimestre, ma più del 44% dell’analogo periodo dell’anno scorso. L’Europa ha fatto segnare un rialzo del fatturato del 66%, mentre l’Asia ha registrato un boom del 160%.
Tornando all’oulook, nell’ultimo trimestre dell’anno, come detto, Cupertino si aspetta vendite per 18 miliardi e un utile per azione intorno a 3,44. Il chief operating officer Tim Cook durante la conference call ha ripetutamente rifiutato di spiegare se l’antennagate abbia impattato sulle vendite dell’iPhone 4, ma ha comunque sottolineato che la domanda è alle stelle: «lasciatemi essere chiaro – ha spiegato – stiamo vendendo ogni unità che siamo in grado di produrre».
Quanto ai conti di Yahoo, pur registrando rialzi sia in termini di vendite che di risultato, il mercato è rimasto deluso. Il fatturato è cresciuto a 1,6 miliardi, da 1,57 dell’analogo periodo del 2009. Ma depurato dai ricavi che la società condivide con i partners, il fatturato è pari a 1,13 miliardi, sotto le previsioni degli analisti di 1,16 miliardi.
Bene invece l’utile, a 213,3 milioni di dollari, 15 centesimi per azione, meglio dei 141,4 milioni del confronto e sopra le stime pari a 14 centesimi per azioni. Le stime per il terzo trimestre vedono ricavi compresi fra 1,57 e 1,65 miliardi di dollari e un utile operativo fra i 160 e i 200 milioni di dollari.