Green meeting

di Fabrizia Ventura

22 Luglio 2010 08:00

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La sfida dell'ecosostenibilità applicata agli eventi non convince la Bella Italia

Nonostante gli sforzi di alcune agenzie italiane, gli impegni dedicati alla realizzazione del cosiddetto evento green non raggiungono i consensi auspicati. Questo emerge nell’ultimo incontro di settore avvenuto al BEA educational di Roma.

La motivazione sta nella difficoltà di rispettare, ma soprattutto far rispettare i requisiti che colorano di verde un evento. Primi fra tutti l’acqua, un bene primario che dovrebbe essere proposto ed offerto ai partecipanti e relatori in caraffa. No alle bottiglie, siano esse in vetro o plastica anche se riciclabili.

In questo caso la problematica è legata alla indisposizione di alcune location di offrire l’acqua del rubinetto, principalmente per motivi di igiene legati alle normative vigenti. Un altro problema può derivare dalla scelta di utilizzare segnaletica digitale non sempre disponibile in alberghi e centri congressi, ma utile per risparmiare carta, inchiostro e stampanti.

Per quanto all’aspetto trasporti, non sempre funziona la proposta del car sharing. Per non parlare dell’idea degli spostamenti di gruppo da e per aeroporti e stazioni. Gli ospiti poco amano aspettare l’arrivo, anche se a distanza di 10 o 15 min., di colleghi e partecipanti in vista di un unico trasferimento. Poca flessibilità e ritardi ne sono nemici.

Oltre a questa situazione emerge che le aziende, soprattutto se italiane, sono impegnate nella realizzazione di eventi green per due principali motivazioni. O perché se ne trae un ritorno economico (finanziamenti europei) e/o d’immagine o perché l’azienda adotta una politica green non solo negli eventi.

Ma anche se gli addetti ai lavori si mostrano poco convinti del successo del green meeting in Italia, almeno per ora. Forse ancora non sono maturi i tempi, ma c’è voglia di crescere e raggiungere gli altri paesi concorrenti. C’è molto scetticismo e mancano strutture green. Le poche disponibili non riescono a rispondere al fabbisogno della clientela.

Incentivare e sensibilizzare. Questa la politica da adottare perché si sviluppi con successo e si vinca la sfida dell’ecosostenibilità applicata agli eventi.