«È la nostra risposta al computer da 100 dollari del Mit», ha spiegato il ministro indiano per lo Sviluppo delle Risorse Umane Shri Kapil Sibal. La nuova sfida lanciata dal paese asiatico è un tablet, ovvero un dispositivo di ultima generazione, da 35 euro.
Un prezzo che, come molti hanno già fatto notare, è quattordici volte inferiore a quello dell’analogo e nuovissimo prodotto di casa Apple. Ma, come ha appunto specificato il titolare del dicastero, la sfida più che all’ultimo device di Cupertino è lanciata al famoso progetto “One laptop per child” di Nicholas Negroponte, il fondatore del notissimo Media Lab del Massachussets Insititute of Tecnology.
Il prodotto è stato pensato per gli studenti, la data prevista per il lancio è il 2011. Il prototipo è stato messo a punto dai ricercatori dell’Indian Institute of Techology (IIT) e dell’Indian Institute of Sciences di Bangalore. Il dispositivo avrà la possibilità di essere alimentato ad energia solare, particolare di notevole importanza se si pensa che è destinato in particolare al mercato indiano, paese in cui esistono zone non raggiunte dalla rete elettrica.
In realtà, benché siano state fornite date precise, il progetto sembra ancora in una fase molto iniziale, visto che non si sa chi produrrà il device (il governo si è limitato a dire che si sono diversi produttori che hanno dichiarato interesse) né chi lo distribuirà.
Fra i dettagli tecnici che sono emersi negli ultimi giorni, oltre all’alimentazione solare, l’utilizzo di un sistema operativo basato su Linux, che è un free software, una ram da 2 GB, la connettessione in WiFi, una fotocamera e una porta Usb. Peserà circa un chilo e mezzo e sarà dotato di touch screen. In generale, si tratta di un computer imparagonabile dal punto di vista tecnologico ai più avanzati dispositivi presenti sul mercato internazionale, ma con tutte le funzioni che possono essere utili a uno studente.
Il governo indiano ha spiegato che, se il progetto andrà a buon fine, l’obiettivo è di abbassare ulteriormente il prezzo portandolo a 20 e poi anche a 10 dollari. Va detto che già negli anni scorsi il predecessore di Sibal, l’ex ministro Arjun Singh, aveva annunciato un laptop da 10 dollari, che doveva essere il computer più economico del mondo, e che in realtà era una memoria esterna. Così come del resto il progetto di Negroponte di realizzare il pc da 100 dollari destinato all’informatizzazine dei paesi in via di sviluppo è sempre rimasto sulla carta (prima il costo è salito fino a 200 dollari, ora nel maggio scorso è stato annunciato un nuovo device da 99 dollari).
Comunque sia, l’India è un paese in cui la ricerca tecnologica applicata alla produzione a basso costo è un settore in cui sono stati conseguiti diversi successi, a partire dalla Tato Nano. Il progetto del tablet si inserisce in un più ampio piano del governo di Nuova Delhi, mirato all’informatizzazione di oltre 25mila scuole e circa 500 università.