Toyota si lascia alle spalle i maxi richiami di inizio anno e da aprile a giugno non solo torna all’utile, ma segna il miglior risultat trimestrale degli ultimi due anni. E alza le stime per l’intero 2010, non preccupandosi del rafforzamento dello yen sul dollaro. Le vendite sui mercati emergenti e il taglio dei costi e un’aggressiva politica di prezzi rappresentano probabilmmente gli ingredienti vincenti di questo quarter per il primo produttore di auto del mondo.
Il gruppo nipponico nel primo trimestre (l’anno fiscale per l’azienda si conclude il 31 marzo) ha registrato un utile netto consolidato di 190,4 miliardi di yen, pari a 2,23 miliardi di dollari, che si confronta con il passivo di 77,82 mld di yen dell’analogo periodo 2009. Pari a 211,6 mld di yen il risultato operativo, 2,47 miliardi di dollari, il migliore da due anni nonchè superiore alle stime del mercato (nell’aprile giugno 2009, perdita operativa di 194,9 miliardi). In sensibile aumento anche il fatturato, +27% a 4,87 triliardi di yen.
Il gruppo ha rivisto al rialzo l’utile netto per l’intero anno portandolo a 340 mld di yen, dalla stima precedente pari a 310 mld, e ha migliorato le attese anche sul fronte del risultato operativo, a 330 mld di yen dai precedenti 280 mld, e dei ricavi, a 19,5 trilioni da 19,2. Questo, grazie al fatto che prevede di vendere 7,38 milioni di auto, mentre precedentemente aveva fornito una stima di 7,29 mln. Si tratta di stime migliorative ma che restano inferiori alle attese del mercato, che vede il risultato operativo a 526 mld per l’intero anno, così come sono prudenti i principali competitors, come Ford e Hyundai, a causa della cautela sullo stato dell’economia globale.
Il gruppo prevede di aumentare le vendite in tutte le aree geografiche tranne l’Europa. Vanno molto bene i mercati asiatici, e nel trimestre appena concluso hanno segnato un balzo anche le vendite americane, +36%, grazie soprattutto a sconti e incentivi serviti a controbilanciare l’effetto negativo dei maxi richiami (che si riflette comunque sui margini, al 4,3%, contro l’8,2% di Nissan e il 9,9% di Honda).
Nel trimestre Toyota ha venduto 1,82 milioni di veicoli, 419mila in piu’ del confronto. L’anno concluso a merzo aveva fatto segnare un utile di 209 miliardi, mentre quello precedente si era concluso in perdita di 437 miliardi, il primo rosso da decenni.
Da segnalare che ieri, sempre nel settore auto, anche Bmw ha comunicato una trimestrale in crescita e sopra le attese, con un utile a 834 milioni di euro, dai precedenti 121 mln, e fatturato a 15,34 miliardi, in crescita del 18,3%.
Resta il fatto che questo 2010 si conferma difficile per il settore, come testimonia il crollo italiano delle immatricolazioni in luglio del 26%. Secondo le cifre diffuse dall’Aci nel suo annuario statistico, nel 2009 per la prima volta in vent’anni gli italiani hanno diminuito la spesa per l’acquisto e l’utilizzo dell’automobile, riducendola a 165 mld di euro, -2,3% sul 2008. Quella per le quattro ruote resta la terza voce di spesa per le famiglie, dopo la casa e l’alimentazione.