Le principali Borse Europee e Mondiali stanno provando ad uscire dalla correzione. Chi investe, sa bene che queste sono fasi in cui, nella migliore delle ipotesi, si vedono depauperati i propri profitti. Tuttavia sono anche buoni momenti, se scelti con raziocinio, per prendere posizione sul mercato e minimizzare il rischio d’investimento.
Gli interessi dei maggiori investitori mondiali si stanno concentrando sempre più sui Paesi Emergenti. Questi interessi non prevedono solo investimenti in azioni, ma anche in obbligazioni, considerando il sempre crescente bisogno di questi paesi di drenare risorse per infrastrutture e per la loro crescita interna.
I motivi che ci portano a considerarli come interessanti sono diversi: i tassi di crescita (la crescita del Pil nei paesi sviluppati è suscettibile di superare mediamente il 6,3% nel 2010) superiori rispetto alle economie dei paesi sviluppati, con una domanda interna crescente e fiorente e un rapporto Deficit/Pil minore. Inoltre, su queste economie la debolezza degli Stati Uniti e la fragilità dell’area Euro sembrano aver avuto uno scarso impatto, poiché le esportazioni sono ancora robuste e i fondamentali di natura macroeconomici sono ancora abbastanza forti.
Di lato a sinistra, trovate un grafico che mostra l’andamento dei CDS (Credit Default Swap) a 5 anni di alcuni dei Principali Paesi Emergenti (Brasile, Messico, Polonia, Russia, Sudafrica e Turchia). È evidente come la valutazione del rischio delle economie emergenti da parte del mercato sia compresa tra 140-190 basis point, ovvero decisamente inferiore al valore dei CDS delle economie europee attualmente coinvolte nella crisi del debito, come Spagna, Portogallo e Grecia (e abbastanza in linea con quello dell’Italia).
Il mercato, quindi, sembra aver già preso coscienza che, al di là del rating, le obbligazioni governative dei paesi emergenti possono rappresentare una valida opportunità di investimento nel medio lungo-termine. Esistono diversi buoni Fondi Obbligazionari High Yeld, relativi a questi paesi, e inoltre esiste anche qualche ETF, che replica l’andamento dell’Emerging Markets Liquid Eurobond Index. Per non parlare di qualche Obbligazione recentemente emessa da alcuni di questi stati.
Ciò che va precisato, è chi si aspetterà da questi fondi o ETF un rendimento molto forte ne resterà certamente deluso, anche perché la crescita maggiore l’hanno già registrata proprio a partire dal gennaio del 2009, con i primi timidi segnali di ripresa. Ciononostante offrono un rendimento di tutto rispetto, sopratutto se paragonati ai Bond Europei, e un buon modo di diversificare gli investimenti.