Tali e tante sono state nell’estate le notizie che hanno riguardato l’e-commerce.
È ancora tutto da scoprire l’accordo che poco prima di agosto Facebook ha sottoscritto con Amazon: certamente una collaborazione che, come altre mai, saprà coniugare l’ampiezza e la targetizzazione dell’utente del social network più diffuso del mondo con lo specialista del marketing relazionale, quel gigante di Seattle che ha fatto della conoscenza e del servizio al cliente un’arma così efficiente da poter oggi essere utilizzata nell’e-commerce nel suo complesso e non più solo nella categoria merceologica originaria.
Certo che le tecniche di profilazione e l’one-to-one marketing che Amazon ha saputo sviluppare troveranno una formidabile cassa di risonanza nel bacino, sempre più ampio, di Facebook. Staremo a vedere quali saranno le applicazioni e, certo, le reazioni dei concorrenti.
Tra questi, non sono stati a guardare Google ed Apple. La prima, con l’acquisizione del motore di visual shopping Like.com, ha certamente fatto un passo avanti nella intensificazione della sua shopping search (Google Product Search ha ormai integralmente sostituito il vecchio Froogle) in una strategia che mira ad estendere lo spettro della universal search a supporto degli utenti ed ancor più dei suoi inserzionisti. Peraltro il visual shopping è forse una delle più innovative modalità di presentazione del commercio elettronico che, come da più parti si dice – ben si riferisce ad un’offerta di prodotti online che seguirà il puntuale comportamento degli utenti. Tanto nel campo dell’abbigliamento quanto nel campo degli acquisti più tipicamente d’impulso.
Apple ha invece concluso un complicato mese di Agosto, dopo il discusso lancio dell’iPhone 4, accostando ad iTunes funzionalità tipiche del social networking. Con Ping assistiamo pertanto ad un percorso inverso: da una piattaforma e-commerce si intende creare una maggior profilazione dell’utente ed una dimensione di partecipazione effettivamente sociale. Anche qui vedremo come evolveranno le cose.
Agosto stava ormai terminando e Zara metteva finalmente online il suo sito e-commerce non lesinando come sempre bug e incertezze. Quel che è certo e che l’ingresso del colosso spagnolo avvicinerà nuovi consumatori all’acquisto online e ne intensificherà la propensione al canale digitale.
Sarà pertanto il manager innovativo a dover tenere in considerazione tutti questi cambiamenti per un periodo autunnale che si preannuncia quanto mai interessante e ricco di opportunità.