Fondata nel 2004 dall’Enel di Franco Tatò, ha cambiato proprietà nel 2004. E ora Wind si trasferisce per la terza volta, dopo l’accordo di fusione fra la controllante, la Weather Investments della famiglia Sawiris, e la russa Vimpelcom.
Dall’integrazione nasce la quinta società di tlc del mondo, con oltre 174 milioni di utenti mobili in oltre 20 paesi, un fatturato intorno ai 21,5 miliardi di dollari e un margine operativo di 9,5 miliardi. La società che nasce dalla fusione controllerà Wind al 100% e l’egiziana Orascom al 51,7%. L’operazione si chiuderà nel primo trimestre del 2011.
I termini finanziari prevedono, a grandi linee, il pagamento da parte di Wimpelcom di 1,8 miliardi di dollari e l’emissione di nuove azioni pari al 20% del capitale in favore degli azionisti di Weather. L’operazione è strutturata in modo da escludere gli investimenti di Orascom in Egitto e in Corea del Nord, che verranno trasferiti agli attuali azionisti di Weather, e non riguarda Wind Hellas.
L’indebitamento netto post operazione è stimato in 24 miliardi di dollari. Il debito di Wind e Oracle rimarrà in capo alle società operative. Il rapporto fra indebitamento finanziario netto ed Ebtida della nuova Vimpelcom è stimato in 2,5, ed è prevista la riduzione negli anni seguenti.
Weather potrà designare due membri del consiglio di amministrazione della nuova VimpelCom, che sarà composto da 11 membri. Gli azionisti di maggioranza, Telenor ed Altimo, continueranno a scegliere tre consiglieri ciascuno. Gli altri tre rappresentanti del board non saranno espressione dei soci.
La compagine azionaria vedrà Sawiris come terzo azionista, con il 20% che corrisponderà al 18,5% dei diritti di voto. Telenor avrà il 31,7% del capitale e il 36,4% dei diritti di voto, Altimo il 31,4% del patrimonio e il 29,3% dei diritti di voto. Gli azionisti di minoranza rappresenteranno il 17% del capitale e il 15,7% dei diritti di voto.
Nasce un gruppo con società operative in 20 paesi in Europa, Africa, Asia e Nord America. Dalla Russia arriverà circa il 35% dei ricavi, mentre il fatturato di Wind conterà per il 34%. Si stima che l’integrazione porterà sinergie pari a un net present value di 2,5 miliardi di dollari.
Il presidente di Vimpelcom Jo Lunder sottolinea che l’operazione «crea una società di primo piano nel panorama mondiale delle telecomunicazioni» e che, secondo la convinzione del board «creerà valore a lungo termine per tutti» gli azionisti.
«Questa importante operazione conferma la qualità delle nostre società Orascom Telecom e Wind Italia, ed il valore significativo che abbiamo creato nel corso degli anni per i nostri azionisti», fa notare il presidente di Weather Naguib Sawiris che si dichiara pronto «ad entrare nel Supervisory board di VimpelCom».
Infine l’ad Alexander Izosimov pone l’accento sulle «interessanti prospettive di crescita sia in Asia che in Africa», sull’opportunità di diversificare ulteriormente la «fonte di ricavi in termini di geografia, di valuta e di caratteristiche del mercato» e sulle potenzialità di crescita nel mercato mobile dei servizi dati che consentirà di sfruttare l’esperienza esistente «all’interno di Wind Italia e in altre parti del gruppo Weather».