Quando nell’aprile scorso Hp ha annunciato l’acquisto di Palm è stato subito evidente che l’asset di maggior pregio della preda era rappresentato dal sistema operativo, webOS. E ora, a pochi mesi dalla fine delle operazioni di merger (ultimate in luglio), puntuale esce la nuova versione del sistema, e arriva sul mercato anche il nuovo smartphone, il Palm Pre 2, il primo basato sul nuovo webOS.
Per la commercializzazione del telefonino, l’azienda ha fatto la scelta di partire con il mercato francese, dove il Palm Pre 2 arriverà domani. «Nei prossimi mesi» il lancio nei negozi americani e canadesi. Stesso timing per il webOS 2.0.
La principale caratteristica del sistema è il «vero multitasking», come lo definisce la stessa azienda, che permette di «gestire facilmente più applicazioni» contemporaneamente. C’è poi Just Type, che permette di fare una serie di operazioni (mandare una mail, creare un messaggio, aggirnare il proprio status su un social network, fare una ricerca sul web) prima di aver aperto l’applicazione. Stacks, per organizzare le apps, Hp Synergy, che collega la casella di posta e l’account sul social network, Exhibition, che permette di fare girare apps sviluppate per il Palm Touchstone Charging Dock. Il tutto condito con il supporto di Adobe Flash Player 10.1 Beta.
Quanto allo smartphone, è il primo con un processore da un giga, presenta una videocamera da 5 megapixel, funziona in modalità touchscreen oppure con la tastiera slide-out, ha uno schermo da 3.1 pollici, la batteria garantisce cinque ore di chiamata o 350 in stand by. Non presenta novità enormi rispetto all’ultima versione del Palm Pre, puntando particolarmente sul nuovo sistema operativo.
Il mercato francese farà da test per valutare l’accoglienza del pubblico in vista del lancio americano. L’unica indicazione di tempi forniti dall’azienda, sia per l’arrivo nei negozi a stelle e strisce dello smartphone che per il rilascio del nuovo sistema operativo agli utenti è contenuta nella frase “nei prossimi mesi”.
Il Palm Pre 2 e il webOS 2.0 sono i primi prodotti che l’azienda rilascia dopo il deal con Hp, che l’ha acquistata nell’aprile scorso per 1,2 miliardi di dollari. Palm è il veicolo attraverso il quale Hp punta al mercato degli smartphone, e pur essendo un’azienda che nel corso degli ultimi anni ha perso parecchio terreno rispetto ai concorrenti vanta un marchio e tecnologie fortemente specializzate in questo settore.
«Con webOS 2.0 rendiamo più avanzate le innovazioni che abbiamo introdotto 16 mesi oro sono», ha dichiato il senior vice president e general manager di Palm, Jon Rubinstein, che ha definito il sistema operativo «grande per i consumatori, le imprese e gli sviluppatori».
Hp sta rafforzando Palm anche dal punto di vista del management, almeno stando ai rumors secondo cui in arrivo ci sarebbe Ari Jaaksi, proprio come responsabile di webOS. Il manager è l’ex capo dell’unità di business MeeGo di Nokia, che ora è guidata da un manager proveniente da Palm, Peter Skillman.