Nella top ten ci sono otto capi di stato, un’autorità spirituale (il Papa), e un imprenditore-filantropo-miliardario, Bill Gates. Il primo dato che balza all’occhio è l’avvicendamento nella prima posizione. Secondo Forbes, sono finiti i tempi in cui il presidente degli Stati Uniti è l’uomo più potente del mondo perché il numero uno nella classifica 2010 non è più Barack Obama, come l’anno scorso, ma il presidente cinese, Hu Jintao.
Un altro dato che colpisce in particolare l’attenzione degli italiani è il quattordicesimo posto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale è considerato più potente del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, ed è il terzo fra i capi di stato dell’Ue, dietro alla Cancelliera tedesca Angela Merkel e al premier britannico David Cameron.
Restando nel Vecchio Continente, ma uscendo dai confini dei partners di Bruxelles, si segnala il primo ministro russo Valdimir Putin, che però scende dal podio classificandosi al quarto posto, ma resta più influente del suo presidente, Dmitry Medvedev, 12esimo. Al terzo posto sale un sovrano, il re dell’Arabia Saudita Abdullah bin Abdul Aziz al Saud. La top ten prosegue con Putin come detto, Papa Benedetto quindicesimo, Angela Merkel, David Cameron, il presidente della Fed Ben Bernanke, la presidente del partito del Congresso indiano Sonia Gandhi, e il fondatore di Microsoft Bill Gates.
Undicesimo il governatore della Banca Centrale cinese, Zhou Xiaochuan, e qui si può sottolineare che anche in tema di banchieri centrali la Cina fa passi avanti: il numero uno della Fed resta più potente del collega asiatico, ma rispetto all’anno scorso Bernanke ha perso tre posizioni (era quarto), mentre Xiaochuan ne ha risalite una trentina, visto che nel 2009 si trovava al 48esimo posto. E, per esempio, è ora considerato più potente del collega della Bce, Jean Claude Trichet, quindicesimo.
E qui si arriva a Berlusconi, che si classifica un gradino più su del banchiere di Francoforte, ed è separato da una sola posizione dal magnate dei media più famoso del mondo, il fondatore di Newscorp Rupert Murdoch. «Dite quel che volete del colorito primo ministro italiano, ma è sempre lui a condurre il gioco», scrive la rivista.
Il motivo dell’alta posizione di Berlusconi in classifica, si legge su Forbes, risiede nel fatto che non è solo il primo ministro italiano, ma anche un editore miliardario e il proprietario di una squadra di calcio.
Scorrendo velocemente l’intera classifica, che comprende 68 persone, si può sottolineare che le donne sono in tutto cinque, le già citate Merkel e Sonia Gandhi, quindi la neo presidente del Brasile Dilma Roussef, 16esima, il segretario di stato americano Hillary Clinton, 20esima, la regina americana dei talk show Oprah Winfrey. La stragrande maggioranza dei personaggi è rappresentata da capi di stato e leader politici, ma ci sono anche diversi imprenditori e manager, fra cui i big del settore hi-tech americano (Steve Jobs, Larry Page e Sergey Brin, Jeff Bezos, Mark Zuckenberg). Chiude la classifica il direttore di Wikileaks, Julian Assange.
Infine, in classifica c’è anche un terrorista, Osama bin Laden, il fondatore di al Qaeda, che è 57esimo. Una consolazione: molto più alto di lui in classifica c’è un capo spirituale simbolo del pacifismo, il Dalai Lama, 39esimo.