Introdurre lo stretching quotidiano nella giornata di lavoro di ogni impiegato apporta un notevole beneficio al fisico e, di conseguenza, riduce i giorni di malattia. Un indubbio vantaggio economico, dunque, per i datori di lavoro che potrebbero introdurre nel regolamento aziendale delle sedute di stretching.
Se il sistema muscolo-scheletrico è costretto a mantenere per lunghe ore la stessa posizione come accade, appunto, in ufficio, facilmente si creeranno i presupposti per scompensi che produrranno rigidità e affaticamento. Il problema può essere affrontato seguendo alcuni suggerimenti. Oltre ad interrompere per almeno cinque minuti ogni ora la posizione obbligata computer-monitor, è utile ricorrere ad esercizi di allungamento, cioè di stretching.
Bastano circa dieci minuti ogni giorno, magari quelli di una pausa-caffè, per prevenire una progressiva degenerazione dei tessuti ossei e dei muscoli. Lo stretching in ufficio aiuta a distendere le tensioni e gli indolenzimenti di braccia, spalle, collo e schiena, dovuti alle posizioni asimmetriche che si assumono alla scrivania.
Vediamo, allora, quali sono gli esercizi da fare. Cominciamo dallo stretching per le dita, utile soprattutto a chi trascorre molto tempo alla tastiera del pc: distanziare le dita della mano, distenderle e stiracchiarle; mantenere la posizione per 10 secondi, poi piegare le dita e ridistenderle alternativamente. Eseguire gli esercizi alternando le mani.
Un altro semplice esercizio di stretching da scrivania è il seguente: allungare le braccia di fronte, il più possibile lontano dal corpo, mantenere la posizione per 10-20 secondi, poi ripetere l’esercizio per 2-3 volte.
Per quanto riguarda lo stretching per il collo, è utile eseguire l’esercizio che segue: tirare il collo all’indietro, inclinare la testa da un lato ed avvicinare delicatamente l’orecchio alla spalla. Tenere la posizione per dieci secondi, poi ritornare alla posizione di partenza. Ripetere 3-5 volte per lato.
Per allungare e distendere la schiena: seduti sulla sedia con la schiena ben dritta, gambe unite e piedi appoggiati a terra; intrecciare le dita delle mani dietro la nuca e tenere i gomiti aperti; spingere le scapole all’indietro per qualche secondo e ripetere l’esercizio per 10 volte.