Si sono conosciuti nel 2007, mentre lavoravano per due società diverse che però condividevano lo stesso ufficio. Nella Grande Mela l’imprenditoria hi-tech non nasce nei garage ma negli open space, e poi magari si sviluppa fra le mura di casa.
Ed è una storia tutta newyorchese quella di Dennis Crowley e Naveen Selvadurai, due trentenni che, come si legge sul sito di Foursquare, la società che hanno fondato, hanno messo a punto la prima versione della loro creatura, nella primavera del 2008, «lavorando dal tavolo della cucina di Dennis, nell’East Village».
Oggi il loro social network ha più di quattro milioni di utenti nel mondo, ha una quarantina di impiegati (sempre nel quartiere di downtown, Manhattan), è finanziato da un gruppo di investitori da cui ha raccolto circa 21 milioni di dollari, viene valutata intorno agli 80 milioni.
E le due menti del social network pensato per i devices mobili, che permette di incontrare amici con cui condividere l’esperienza della vita in città in una sorta di “social city guide”, Crowley e Selvadurai sono al primo posto nella classifica dei personaggi più cool dell’hi-tech newyorchese compilata dal Silicon Alley Insider.
Una graduatoria tutta dedicata a quegli imprenditori della città che non dorme mai che hanno dato vita, appunto, al distretto noto in tutto il mondo come Silicon Alley, aprendo una strada che il sindaco Michael Bloomberg ha tutte le intenzioni di continuare a percorrere investendo 45 milioni di dollari entro il 2013, per creare un incubatore in ognuno dei cinque boroughs, i cinque mega quartieri di New York.
Al secondo posto, Chris Dixon, cofondatore di Hunch, un sito nato a metà del 2009 che aiuta gli internauti a trovare indirizzi affini ai loro interessi, nonché investitore nel settore dei new media tanto che viene presentato come «la risposta di New York a Ron Conway» uno dei più noti “angel investor” della Silicon Valley.
Terzo gradino del podio per Patrick Keane, il quale dirigeva la Associated Content, un fornitore di contenuti recentemente acquistato da Yahoo per circa 100 milioni di dollari. Il Silicon Alley Insider sottolinea che Keane «ha deciso di non seguire la sua compagnia a Yahoo, e quindi probabilmente è disponibile».
Questo il podio di una graduatoria che elenca 100 nomi di personaggi che nella stragrande maggioranza dei casi sono emergenti, ma non sempre. Al quinto posto, giusto per fare l’esempio più eclatante, c’è Michael Bloomberg, il sindaco in persona, sia in omaggio alla sua azienda (che però, lungi dall’essere una start up, è una delle media company finanziarie più note del mondo), sia per gli sforzi che da primo cittadino sta facendo per alimentare la nascita di nuove aziende e sostenere il settore.
Al settimo posto, c’è finalmente una signora, che appartiene al mondo dell’editoria: Arianna Huffington, confondatrice nonché direttrice dell’Huffington Post, la quale condivide al posizione con il Ceo Eric Hippeau e il presidente Greg Colemann, che arriva da Yahoo. Fondato nel 2005, il sito è oggi fra i più importanti organi d’informazione online del mondo.
Dunque non solo hi-tech in classifica, ma anche editoria, finanza, e visto che siamo a New York non può mancare la moda, per esempio con Rob Kalin, il giovane fondatore e Ceo di Etsy, un sito di commercio elettronico dove i venditori sono privati che propongono articoli realizzati per passione.