Federico Bazzoni è il responsabile globale del mercato azionario internazionale di Citic Securities, la investment bank del gruppo Citic che è il maggior conglomerato finanziario cinese. Claudia Mazzucco, invece, è amministratore delegato di Atlantyca Enterteinment, l’azienda che fra l’altro ha i diritti di Geronimo Stilton.
Il top executive che gestisce l’espansione mondiale del dipartimento azionario di Citic (una delle più grosse banche d’affari del mondo) e la Ceo che ha fatto conoscere il topo-giornalista ai ragazzi del colosso asiatico (e in genere con l’apertura dell’ufficio a Pechino ha creato uno stabile “flusso di idee” da e per l’Italia) sono i due manager premiati ieri sera con i China Awards, i premi che da cinque anni la Fondazione Italia-Cina consegna alle aziende italiane che meglio hanno saputo cogliere le opportunità del mercato cinese e alle realtà cinesi che si sono distinte in Italia.
Bazzoni ha vinto il riconoscimento come miglior manager, Mazzucco come miglior manager donna, entrambi nell’ambito della sezione Capital Elite, dedicata ad imprese, professionisti e istituzioni che si sono distinte nelle relazioni fra i due paesi.
Quella dei capital elite è una delle sette macrocategorie di premi previsti dai China Awards, insieme a Creatori di Valore, Top Investor in Italy, Top Investor in China, Expo Shanghai 2010, Leone d’Oro e Corporate Social Responsability (quest’ultimo, una novità di quest’anno).
Le premiazioni sono avvenute nella serata di ieri a Palazzo Mezzanotte, nel corso di un charity dinner i cui proventi saranno devoluti al progetto LifeLine Express, un treno-ospedale che viaggia per le regioni più remote della Cina per curare la cataratta, che nel paese colpisce ogni anno più di 400mila persone, anche bambini.
«L’obiettivo dei China Awards – spiega il presidente della Fondazione, Cesare Romiti – è comunicare l’importanza che l’internazionalizzazione riveste per le aziende italiane, sottolineando i benefici che derivano dai flussi di capitali, persone, idee, beni e servizi fra Italia e Cina». Un’occasione per «condividere strategie vincenti e incoraggiare una reazione positiva nei confronti della sfida cinese» che «sono auspicabili soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo». E per dare «visibilità ai casi di successo di imprese italiane che operano con la Cina, spesso poco conosciuti al largo pubblico».
Per ognuna delle sette categorie, sono stati consegnati numerosi riconoscimenti. Fra i Capital Elite, la miglior testimonianza tecnologica italiana è andata a Uniflair, azienda specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di condizionatori di precisione, sistemi di refrigerazione e pavimenti sopraelevati, nata nel 1988 a Conselve (Padova) e oggi presente in 60 paesi del mondo, che in Cina (e anche in India) ha siti produttivi.
Le migliori testimonianze del Made in Italy sono andate a Natuzzi, a Pininfarina per il design, al gruppo Vicenzi per l’alimentare. Premio alla media impresa a Promoplast (materie plastiche), per la piccola impresa a Innofit (benessere). Da segnalare un premio speciale cultura a Paolo Fresu e Danilo Rea, musicisti hanno suonato al padiglione italiano dell’Expo di Shanghai alla rassegna “The best of Italian Jazz in Shanghai”.
I top investor in Cina, ovvero la aziende italiane che hanno realizzato i maggiori investimenti nel paese asiatico, sono A.D.R. group, CargoItalia, Maroposs, Officine Meccaniche Galletti, Swinger International-Byblos. I top investor cinesi in Italia invece sono TRP PVE e Solar Energy Technology. Fra i Creatori di Valore, ovvero le società italiano con le migliori performances con la Cina, Gvs, Mobilificio Florida, Pama, Piovan. Il Leone d’oro (azienda cinese che ha meglio valrizzato la comunicazione), a Zte (tlc), il premio alla Corporate social Responsabilty è andato infine a Ecpi (finanza etica).