Andare all’estero e poter effettuare o ricevere chiamate e sms con il telefonino, oppure scaricare dati, allo stesso prezzo pagato nel proprio paese. Sarà possibile entro il 2015, o almeno questo è l’obiettivo che l’Europa vuole raggiungere. La Commissione di Bruxelles intende tagliare i costi di roaming per la telefonia mobile, e per farlo ha appena lanciato una consultazione pubblica aperta a consumatori, imprese, operatori tlc e autorità, che proseguirà fino all’11 febbraio del 2011 e che servirà come base per la revisione dell’attuale regolamento sul roaming che verrà portata a termine entro la fine del giugno dell’anno prossimo.
«In un mercato europeo che sia davvero unico – ha spiegato Neelie Kroes, vicepresidente dell’esecutivo comunitario nonchè commissaria responsabile per l’Agenda Digitale – non hanno ragione di esistere differenze così rilevanti tra tariffe nazionali e tariffe di roaming. Bisogna andare all’origine dei problemi attuali, ossia la mancanza di concorrenza, e trovare una soluzione duratura».
L’obiettivo della Commissione, si legge nel comunicato, è la realizzazione di «un mercato unico dei servizi di telecomunicazioni in cui la differenza tra le tariffe nazionali e le tariffe di roaming sia ridotta, da qui al 2015, quasi a zero».
Bruxelles esprime chiaramente l’auspicio che tutti gli utenti «possano accedere rapidamente e in modo semplice a tariffe competitive per i servizi di voce, SMS e dati in roaming e che le tariffe al consumo praticate dagli operatori siano più vicine al costo reale sostenuto per fornire servizi di roaming efficienti».
La consultazione servirà a stabilire come le norme attualmente in vigore sul roaming abbiano funzionato nella pratica, con particolare attenzione al loro impatto su utenti e fornitori di servizi di telefonia mobile, e a capire «quali misure ulteriori potrebbero essere adottate per promuovere la concorrenza e aumentare la soddisfazione dei clienti».
La situazione attuale è la seguente. Nel 2009 è stata introdotta l’eurotariffa sms, che ha limitato il costo di un messaggino a 0,11 euro (più Iva). Dal primo luglio 2010 il massimale per ogni megabyte di dati caricati o scaricati è di 80 centesimi e c’è un limite massimo di 50 euro per la fattura totale del roaming dati di chi si sposta da un paese all’altro (a meno che l’utente non abbia scelto un massimale diverso). Gli operatori sono tenuti a comunicare il raggiungimento dell’80% dell’importo limite previsto e a quel punto devono bloccare la connessione, a meno che l’utente non abbia comunicato di voler continuare il roaming di dati nel mese in questione.
Per quanto riguarda le chiamate vocali, sempre dal primo luglio scorso il massimale è di 39 centesimi al minuto per quelle effettuate e di 15 centesimi per quelle ricevute. Prima di luglio, i limiti erano un po’ più alti.
Nella relazione intermedia del giugno di quest’anno, la Commissione ha rilevato che, per quanto i prezzi siano diminuiti, il mercato non è ancora abbastanza competitivo da offrire ai consumatori la scelta e i prezzi migliori e le tariffe tendono a concentrarsi intorno ai massimali fissati dalle norme.
L’attuale normativa è valida fino al 30 giugno 2012, la Commissione deve completare la revisione e presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio entro il 30 giugno 2011.