La rivista Fortune ha stilato la classifica Business Person of the year 2010, premiando i manager che hanno saputo districarsi al meglio nella recessione e che in un contesto difficile hanno saputo mantenere ferme le redini dei loro business e in certi casi, sono riusciti anche a farli crescere.
Manager dell’anno è stato eletto Reed Hastings, fondatore e CEO di Netflix, società statunitense che propone film e contenuti televisivi in streaming. Hastings ha mostrato i muscoli della sua società iniziando a proporre contenuti online, nonostante avrebbe potuto rimanere seduto sui 2 miliardi di dollari di fatturato derivanti dalla vendita di DVD a domicilio.
Il risultato è stato un incredibile successo che ha portato la società a crescere e ad espandere il suo catalogo. Una crescita del 200% da gennaio ad oggi, mentre rivali come Blockbuster hanno dichiarato bancarotta. Netflix ha stretto accordi con nuove Major e ha raggiunto 5 milioni di iscritti negli USA. La società è adesso pronta a varcare i confini statunitensi e a proporsi prima in Canada e poi a livello internazionale.
Tra gli altri manager al vertice della classifica figurano al secondo posto l’amministratore delegato della Ford Alan Mullay, premiato dal voto dei lettori, seguito al terzo posto da Steve Jobs, CEO Apple.
Per la prima volta nella classifica Business Person of the Year di Fortune hanno grande spazio i social network. Sono infatti in classifica il CEO Facebook Mark Zuckerberg che si aggiudica il quarto posto e che ha saputo far crescere gli iscritti del sito oltre i 500 milioni. Più indietro troviamo il direttore marketing di Twitter Dick Costolo, che si piazza al ventiquattresimo posto e che ha messo in atto un’azione davvero notevole per promuovere a livello internazionale il social network del pulcino. E poi il fondatore del social network cinese Baidu Robin Li, che viene messo in grande evidenza, occupando il sesto posto della classifica. Baidu ha raggiunto quest’anno i 420 milioni di iscritti.
La prima delle donne in classifica è Ellen Kullman di DuPont, al quinto posto. Kullman è stata valorizzata in special modo per l’acquisizione di Pioneer e per i positivi risultati finanziari della società.
In classifica c’è un solo italiano: Sergio Marchionne, al quarantacinquesimo posto. Il manager italiano è stato preso in considerazione da Fortune per l’acquisto del 20% delle quote di Chrysler da parte di FIAT e per aver saputo rinnovare la struttura del management della casa automobilistica statunitense, rilanciandola verso nuovi traguardi.