Sold out, tutto esaurito, richieste record. Le espressioni si sprecano, il fatto è che Goldman Sachs ha ottenuto in pochissimi giorni un numero di richieste superiori all’offerta per acquistare quote di Facebook. Si tratta di un’operazione da un miliardo e mezzo di dollari.
E non è questa l’unica notizia che arriva dal magico mondo dei social network. Ci sono rumors secondo cui in vista, in questo 2011, ci sarebbe il debutto a Wall Street di Linkedin. La nuova corsa all’oro, insomma, che secondo molti commentatori ricalca il boom del settore hi-tech di inizio millennio, è tutta all’insegna dei social network.
Partiamo da Facebook. Goldman ha creato un veicolo finanziario per offrire quote di Facebook a una clientela selezionata. Lo ha fatto dopo aver effettuato un investimento di 450 milioni di dollari nel social network, a cui bisogna aggiungerne altri 50 di Digital Sky Tecnologies. Il tutto, sulla base di una valutazione della società creata da Mark Zuckberger pari a 50 miliardi di dollari. L’offerta, come detto, è andata a ruba.
Secondo i dettagli che emergono, a una serie di investitori istituzionale sarebbe stato proposto un investimento minimo di due milioni di dollari e l’impegno a non vendere prima del 2013. Ai partners di Goldman, invece, non sarebbe stato messo il tetto dei due milioni. Al di là dei dettagli tecnici, sembra che il tutto possa leggersi nell’ottica di un possibile sbarco sul mercato nel 2012.
Sull’operazione si sono accesi anche i riflettori della Sec, la Consob americana. La normativa prevede che una società non quotata che supera i 500 investitori abbia determinati obblighi informativi relativi ai propri bilanci, o in alternativa debutti sul mercato (nel 2005, Google sbarcò sul listino proprio dopo aver superato i 500 investitori). La norma risale agli anni ’60, e sembra probabile che la Sec, davanti alle grandi operazioni in corso, stia valutando l’ipotesi di attualizzarla.
Se la quotazione di Facebook appare ormai molto probabile ma con tempi relativamente lunghi (almeno un anno, appunto), Linkedin sembra invece molto più vicina all’appuntamento con il mercato. Se l’operazione avvenisse effettivamente nel 2011, quello fondato da Reid Hoffman sarebbe il primo social network a quotarsi a Wall Street. Secondo le informazioni che trapelano da diverse fonti finanziarie, Linkedin ha già selezionato i consulenti finanziari. Fra i bookrunner figurano Morgan Stanley, Bank of America e JP Morgan.
Il prospetto informativo potrebbe essere pronto entro i prossimi tre mesi. Secondo le ultime valutazioni trapelate nei mesi scorsi, Linkedin varrebbe circa 2,2 miliardi di dollari. E a dimostrazione dell’interesse della finanza per i social network non ci sono solo queste due operazioni. Nel dicembre scorso Twitter ha raccolto circa 200 milioni, e le valutazioni parlano di circa 3,7 miliardi di dollari. E un’altra internet company, Groupon, ha recentemente raccolto mezzo miliardo e sembra stia pensando alla quotazione entro fine anno. Le grandi manovre, insomma, sono ampiamente iniziate.