La sfida è messa nero su bianco: “costruire un nuovo ecosistema nel mobile”. Firmato: Stephen Elop, Ceo di Nokia, e Steve Ballmer, numero uno di Microsoft. I due giganti hi-tech hanno annunciato una partnership che facendo leva sulle rispettive economie di scala si risolverà, dicono i due top manager, in “significativi benefits per consumatori, sviluppatori, operatori mobili e professionisti di tutto il mondo”.
Fra i punti maggiormente rilevanti dell’alleanza, l’adozione di Windows Phone per gli smartphone della casa finlandese. La quale pero’ non abbandona gli altri due sistemi operativi, Symbian e MeeGo, per i quali sono previste specifiche nicchie. La partnership con Redmond porterà sui devices del produttore finlandese anche il browser, Bing, e la piattaforma di advertising Ad Center di Microsoft, e comporterà l’integrazione dei contenuti disponibili sui rispettivi store digitali, Ovi e Marketplace.
Una strategia a 360 gradi per affrontare la concorrenza rappresentata da Google, Apple, Research in Motion, e dai colossi asiatici. Il tutto, nella consapevolezza delle difficoltà, che lo stesso Elop non nasconde: “Nokia è a un punto critico, in cui cambiamenti significativi sono necessari e inevitabili”.
L’annuncio della partnership procede su un doppio registro: l’entusiasmo per il futuro e la difficoltà nel fornire dati precisi, per esempio in termini di target finanziari, per l’immediato futuro. L’azienda dice chiaro e tondo che, anche in considerazione dell’inizio della trasformazione strategica appena annunciata, non ritiene appropriato fornire i target annuali per il 2011, e continuerà a dare previsioni su base trimestrale per indicare i progressi. Al momento, il 2011 e il 2012 vengono considerati anni di transizione, dedicati agli investimenti per costruire un ecosistema vincente con Microsoft. Dopo questo periodo, stima di far crescere le vendite più del mercato e di raggiungere un margine operativo del 10% o superiore. Un annuncio che al momento non è stato accolto particolarmente bene dal mercato, con il titolo a Helsinki che in apertura ha segnato un tonfo superiore al 10% per poi continuare a muoversi in flessione del 9%, trascinando al ribasso l’intero comparto hi-tech in Europa.
La nuova strategia si riflette in una serie di cambiamenti organizzativi che riguardano anche la struttura di management. Nasce un nuovo “leadership team”, che prende il posto del vecchio Group executive board. Inizia a lavorare da oggi, e ognuno dei top executive che ne fanno parte ha un compito specifico. È composto, oltre che dallo stesso Stephen Elop, da Esko Aho, Juha Akras, Jerri DeVard, Colin Giles, Rich Green, Jo Harlow, Timo Ihamuotila, Mary McDowell, Kai Oistamo, Tero Ojanpera, Louise Pentland e Niklas Savander. In particolare a Jo Harlow viene attribuita la responsabilità della divisione Smart devices (quella che porterà sul mercato i nuovi smartphone targati Windows Phone), e a Mary McDowell resta la reponsabilità dei Mobile Phones.
Lascia Alberto Torres, che era vicepresidente esecutivo e responsabile fra le altre cose della divisione MeeGo computers. Infine, le note dolenti: in vista c’è una “significativa riduzione” del personale, che secondo quanto dichiarato da Elop dovrebbe riguardare in particolare il settore Ricerca e Sviluppo. Non sono state fornite cifre, ma sono in corso colloqui con il governo finalndese, che tramite il ministro dell’Economia Mauri Pekkarinen, ha espresso preoccupazione.