Come si gestisce la flotta aziendale?

di Giuseppina Di Martino

11 Febbraio 2011 09:00

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Acquisto, leasing, noleggio... formule diverse tra cui scegliere per ottimizzare i costi e migliorare il controllo dei propri veicoli

L’auto aziendale può essere concessa ai dipendenti, ai soggetti legati all’impresa da un contratto di collaborazione e agli amministratori:

  • per uso esclusivamente personale;
  • in uso promiscuo, cioè per essere utilizzata in parte per necessità legate all’azienda e in parte per uso personale;
  • ad uso esclusivamente aziendale.

Per dotare un’impresa di un parco auto rispondente alle reali necessità esistono formule differenti che vanno dall’acquisto dei veicoli, al leasing, al noleggio a lungo termine.

La scelta di acquistare o meno una o più autovetture è, per una società, una scelta da valutare attentamente, tenendo presenti molteplici aspetti di carattere fiscale, amministrativo e contabile. Acquistare un’auto aziendale, ad esempio, può essere una soluzione vantaggiosa per le imprese con una buona liquidità disponibile: il veicolo è iscritto nell’attivo di bilancio e può essere ammortizzato.

Non sono però da sottovalutare gli ingenti investimenti iniziali da affrontare e i costi di manutenzione, connessi al personale dedicato e i costi accessori, come imposte di bollo, assicurazione etc, interamente a carico dell’azienda. Formule alternative all’acquisto sono il leasing e il noleggio a lungo termine.

Il leasing è una formula di finanziamento molto vantaggiosa per le aziende che desiderano avere una flotta di auto sempre attuale senza dover immobilizzare capitale, con la possibilità di riscattare i mezzi al termine del contratto.

Con il noleggio a lungo termine, invece, è messa a disposizione un’automobile  per un periodo tra i 12 mesi e i 5 anni. È la società che noleggia che si ha l’onere di gestione del veicolo e a suo carico sono il pagamento del bollo, dell’assicurazione, dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Alla società noleggiatrice va pagato un canone che rappresenta l’unico costo da sostenere e consente un risparmio di circa il 15% rispetto alla gestione di un parco vetture di proprietà, perché sono messe da parte brutte sorprese legate a manutenzioni straordinarie, a sinistri o a furti.

Una nuova figura di manager è recentemente venuta alla luce per occuparsi proprio degli aspetti di gestione della flotta aziendale: il fleet manager.

Si tratta di una figura ancora poco nota e scarsamente utilizzata, ma molto interessante soprattutto in presenza di flotte di una certa consistenza, che spesso anticipa un outsourcing complet, e che consiste nel trasferire parte o tutti gli oneri di gestione alla società di noleggio, pur mantenendo la proprietà delle vetture.

In particolare, nel caso in cui il parco auto aziendale ha vita media piuttosto bassa e l’azienda decide di mantenere gli automezzi in proprietà, il ricorso al al fleet management può essere una buona soluzione.