Giovanni Zuccoli, presidente di Assoelettrica, nell’intervento dell’assemblea annuale, ha mostrato come nel tempo si sia ottenuta una trasformazione del settore elettrico, anche grazie alla liberalizzazione approvata nel 1999. L’entità degli investimenti è piuttosto rilevante, 35 miliardi di euro, che naturalmente ha avuto risvolti positivi sull’intero indotto creando nuovi posti di lavoro.
Si tratta di un fattore molto importante se consideriamo i periodi di crisi che si sono avuti, e come proprio il settore energia, in questo particolare momento, sia stato in grado di creare occupazione. Ruolo non certo secondario hanno avuto le fonti rinnovabili, dove 25 miliardi di euro, sono stati impegnati per far progredire il settore, integrando anche nuovi sistemi capaci di seguire il processo evolutivo dello sviluppo delle energie alternative.
Dopo 12 anni di liberalizzazione del settore elettrico i risultati sono piuttosto soddisfacenti, sottolineando anche l’impegno profuso per poterli ottenere e quindi essere anche competitivi con altri Paesi europei. Il settore dell’energia alternativa sta subendo un rapido processo di incentivazione anche in relazione ai relativi dati sull’inquinamento che non sono certo confortanti.
Il cambiamento in questo senso sta avvenendo secondo i giusti tempi, si sta preparando una solida base di impianti per un futuro dove ci sia un largo impiego delle fonti rinnovabili, rendendo marginali quelle inquinanti. Il settore evolvendosi anche nella ricerca ha permesso di creare nuove figure professionali che consentono ai giovani di accostarsi in maniera diversa al settore, diventando così i progettisti del futuro dell’energia.
In Italia conosciamo bene il dibattito generale relativo alle fonti energetiche alternative, ma si è avuto modo, nonostante tutto, di constatare i buoni risultati ottenuti, con l’augurio di continuare il cammino intrapreso per essere sempre più concorrenziali in questo settore.