Musica, foto, apps, appuntamenti, posta elettronica, documenti, rubrica: tutto sulla nuvola. È l’iCloud di Apple, per presentare il quale ieri sul palco del Moscone Center di San Francisco c’era, come promesso, il Ceo Steve Jobs in persona. Ma se il nuovo servizio di cloud era probabilmente l’annuncio più atteso, non è stato l’unico. Al Wwdc 2001, la conferenza mondiale per gli sviluppatori, l’azienda di Cupertino ha presentato anche due nuove versione dei sistemi operativi, per Mac (Lion) e per i dispositivi mobili (iOS 5).
Partiamo dal cloud, che è la vera nuova sfida intrapresa dal marchio della mela per rincorrere e se possibile superare i rivali, Google, Amazon, ma anche Microsoft, che sulla nuvola sono stati più veloci ed efficienti (il Mobile Me di Apple, invece, non ha dato grandi soddisfazioni). La prima notizia è che iCloud è completamente gratuito (con l’eccezione dello streaming musicale, che costa 25 dollari all’anno). Il servizio sarà disponibile dal prossimo autunno, per ora c’è solo la versione Beta per gli sviluppatori.
Tutti i contenuti di Mac (o pc), e di iPhone, iPad o iPod verranno “trasferiti” sul cloud e saranno immediatamwnte utilizzabili su tutti i devices. «Oggi come oggi è complicato e a volte frustrante tenere tutte le informazioni e tutti i contenuti aggiornati su tutti i propri dispositivi», ha spiegato Steve Jobs, aggiungendo che iCloud «tiene le informazioni e i contenuti più importanti sempre aggiornati su tutti i vostri dispositivi. Avviene tutto in automatico e in wireless, e dato che è un servizio integrato nelle nostre app, non dovrete neanche pensarci: funziona da solo, semplicemente».
Ogni utente avrà 5 GB di spazio sulla nuvola. Come detto, sarà possibile archiviare e gestire tutti i tipi di documenti, sincronizzandoli per tutti i dispositivi. Per dirla semplicemente, se si acquista una app per l’iPhone questa arriva automaticamwente anche sul Mac o sull’iPad, stesso discroso per le mail, le foto e via dicendo. Tutto gratis tranne lo streaming musicale: il nuovo servizio, iTunes Match, costa 25 dollari, permette di integrare tutta la musica dell’utente nella nuvola (dove c’è un archivio di oltre 18mila brani) velocizzando il processo di upload, e inizialmente sarà disponibile solo negli Usa.
E passiamo alle versione aggiornate dei sistemi operativi. La versione 10.7 per Mac si chiama Lion. Sarà disposnibile a luglio come download dal Mac App Store per 23,99 dollari, pesa 4 GB, contiene oltre 250 nuove funzioni e 3mila nuove Api per gli sviluppatori. «Lion è la migliore versione di OS X mai creata e racchiude moltissime funzioni innovative, come i nuovi gesti Multi-Touch, il supporto a livello di sistema per le app a schermo intero e Mission Control, per accedere all’istante a tutto ciò che avviene nel Mac« ha spiegato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Product Marketing di Apple.
Le nuove funzioni multitouch consentono, fra l’altro, di interagire con i contenuti video, di voltare pagina da una app full screen all’altra, di ingrandire particolari (di pagine web o immagini). Altre novità: il Mac App Store integrato direttamente nel sistema, Launchpad, una nuova home per tutte le app, una nuova Mail completamente riprogettata, un Auto Save che salva continuamente tutto ciò a cui si sta lavorando.
Infine, iOS 5, il sistema operativo per il mobile. Diponibile in autunno, prevede 200 nuove funzioni. Fra queste, iMessage, che consente di scambiare testi ma anche foto e video fra tutti i dispositivi, Notification Center, per gestire più facilmente le notifiche, e Newsstand, una sorta di edicola digitale che permette di organizzare faciulmente e velocemente tutti gli abbonamenti a giornali e riviste.
Ma, avverte lo stesso Jobs, «forse la più strabiliante delle funzioni di iOS 5 è la sua perfetta integrazione con iCloud», sulla scia di quella che il Ceo continua a chiamare «rivoluzione Post-PC». Nel cloud si possono tenere sincronizzati tutti i documenti (testi, foto, video, mail e via così) su tutti i dispositivi, senza passare attraverso un computer.