Nel giro di 20 anni, nel mondo si assisterà a un boom dell’utilizzo dell’aereo come mezzo di trasporto, proseguendo con una tendenza che in Italia e in Europa è in atto in maniera massiccia da quasi 20 anni mentre negli Stati Uniti è iniziata molto prima. Ecco la previsione effettuata da Airbus, l’azienda europea che contende all’americana Boeing la leadership mondiale nella costruzione di velivoli ad ala fissa.
Queste previsioni arrivano in un momento di turbolenza dei mercati finanziari: secondo i dati, entro il 2030 saranno necessari 27.800 nuovi aeromobili per soddisfare la domanda di un mercato in piena espansione. Il valore congiunto degli oltre 26.900 aeromobili previsti per il trasporto passeggeri (da oltre 100 posti) e gli oltre 900 nuovi aerei cargo previsti è stimato in 35.000 miliardi di dollari.
Ne deriva che, entro il 2030, la flotta globale per il trasporto passeggeri sarà più che raddoppiata passando dai 15.000 aeromobili odierni a 31.500. Fra questi vi saranno circa 27.800 aeromobili nuovi, dei quali 10.500 sostituiranno gli aeromobili più vecchi e meno eco-efficienti. La domanda di aeromobili di maggiore capienza proseguirà, in modo da garantire la capacità del settore dell’aviazione di assorbire la futura crescita della domanda.
Le persone, insomma, vogliono e hanno bisogno oggi più che mai di volare. Nel corso dei prossimi 20 anni il settore dell’aviazione dimostrerà la propria resistenza alle condizioni economiche cicliche che si sono già verificate nel passato. Airbus stima che in termini di volumi di traffico passeggeri espresso in RPK (ricavi passeggero chilometro) si assisterà a un incremento medio del 4,8% per anno, ovvero al raddoppio del traffico nel corso dei prossimi 20 anni.
I principali fattori alla base della domanda di nuovi aeromobili sono la crescita della popolazione mondiale e del suo potere d’acquisto, la crescita dinamica delle economie emergenti e una forte crescita continua sui mercati dell’America del Nord e in Europa. Si assisterà inoltre alla continua espansione delle compagnie low-cost e alla sostituzione dei vecchi aeromobili, meno efficienti, con nuovi aeromobili eco-efficienti.
Dal punto di vista geografico, nei prossimi 20 anni la regione Asia-Pacifico rappresenterà circa il 34% della domanda, e sarà seguita dall’Europa (22%) e dal Nord America (22%). In termini di percentuali di traffico passeggeri la regione Asia-Pacifico sarà al primo posto, con il 33%, seguita dall’Europa (23%) e dal Nord America (20%).
“Il settore del trasporto aereo rappresenta un elemento essenziale dell’economia globale ed è per questo motivo che un numero crescente di persone hanno bisogno e desiderano viaggiare”, ha commentato John Leahy, COO Clienti di Airbus.
Entro il 2030, il 60% della popolazione mondiale, circa 5 miliardi di persone, vivranno in città e il numero di megalopoli raddoppierà dalle attuali 39 a 87. Si prevede inoltre che il 90% dei viaggiatori a lungo raggio viaggeranno tra megalopoli.
La richiesta del mercato per aeromobili di grandi dimensioni (Very Large Aircraft, VLA) in grado di trasportare oltre 400 passeggeri, come l’A380, è cresciuta rispetto alle previsioni presentate nel 2010. Questo rappresenta il 17% del mercato complessivo in termini di valore e il 6% in termini di unità. Di questi circa 1.330 saranno aeromobili passeggeri necessari a collegare le megalopoli ove si troveranno i maggiori volumi di traffico.
Nel segmento a doppio corridoio (dai 250 ai 400 passeggeri), nei prossimi 20 anni verranno consegnati 6.900 nuovi aeromobili passeggeri e cargo, portando così al raddoppio dell’attuale flotta in circolazione entro il 2030.
Nel segmento a corridoio singolo, nel corso dei prossimi 20 anni verranno consegnati 19.200 aeromobili per un valore di circa USD 1.400 miliardi, pari al 40% del mercato in termini di valore e al 25% in termini di unità.