Facility Management, cresce il mercato nel Lazio

di Massimiliano Santoro

21 Ottobre 2011 07:00

logo PMI+ logo PMI+
Utility, mobilità e attività culturali e tempo libero i settori trainanti del FM laziale. Tra gennaio e aprile scorsi, 738 iniziative censite.

Prende sempre più corpo nel Lazio il mercato del Facility Management, ossia l’esternalizzazione di quelle attività che non riguardano il core business di un’azienda. Infatti, i dati dell’Osservatorio regionale del Facility Management del Lazio (www.fm-lazio.it), un sistema informativo e di monitoraggio degli avvisi di gara e delle aggiudicazioni sull’intero panorama di questo settore promosso dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato da Cresme Europa Servizi, evidenziano che nei primi quattro mesi dell’anno sono state censite 738 iniziative “riconducibili a forme contrattuali che rientrano nel campo del Facility Management”.

Inoltre, di queste 738 ben 486 sono le iniziative di cui sono noti gli importi per complessivi 930 milioni di euro circa con la sottolineatura secondo cui l’importo considerato è relativo al costo complessivo dell’affidamento che, in alcuni casi, tiene conto oltre al valore dei servizi anche del costo dei lavori.

Effettuando un confronto con i dati registrati nello stesso periodo dello scorso anno, si rileva che è cresciuto sia il numero complessivo di bandi di gara (+6,8%) che quello degli importi (per i bandi di gara con importi segnalati) con un incremento del 15% circa.

Sono i Comuni gli enti che primeggiano dal punto di vista del numero di bandi di gara e di importi complessivi: sono infatti 298 le iniziative messe in campo pari al 40% del totale (+10% circa) per un valore di mercato complessivo, in riferimento a 172 gare di cui si conosce l’importo, pari a 294 milioni di euro ovvero il 32% del totale (+107%). Nel periodo analizzato (gennaio-aprile 2011) a farla da padrona è il territorio del Comune di Roma che ha fatto registrare 342 gare, pari al 46% del totale laziale, per un importo complessivo di 583,4 milioni di euro che rappresentano il 63% del totale. Un 17%, invece, del volume di affari è stato registrato nel resto della provincia di Roma. Il restante, infine, viene distribuito tra le province di Latina (7%), Viterbo (6%), Rieti(4%) e Frosinone (1%) mentre un 2% non è ripartibile a livello provinciale, poiché è riferito a gare che interessano tutto il territorio della regione Lazio.