Fra i 50 marchi europei di maggior valore restano solo due aziende italiane, Fiat e Telecom. Escono invece Generali e Unicredit dalla classifica che era e resta dominata dal colosso del lusso francese, LVMH. Sono i risultati della graduatoria di Eurobrand, che vede emergere quattro settori fondamentali in Europa: beni di consumo, servizi finanziari, telecomunicazioni e retail. Ma se questi sono i più rappresentati, il segmento che vanta la maggior crescita rispetto all’anno scorso è quello dei beni di lusso.
Eppure, in graduatoria non c’è nessuna griffe del Made in Italy, che invece era rappresentato da tre aziende del lusso, come Gucci, Armani e Ferrari, in un’analoga classifica recentemente pubblicata, quella di Interbrand sui 100 maggiori marchi del pianeta. Anche Eurobrand ha compilato una graduatoria dedicata ai 100 top brand internazionali, e in questo caso Lvmh scende al 15esimo posto, mentre la numero uno è Apple, seguita da Coca-Cola (che invece dominava la classifica di Interbrand). In terza posizione, Microsoft.
Ma torniamo all’Europa: il marchio della holding del lusso d’oltralpe è valutato 31,6 milioni di euro. Sul podio anche Vodafone, 28,5 mln, e AB Inbev, gruppo belga delle bevande, 25,4 mln. La top ten proegue con Nestlè, Unilever, Telefonica, Daimler, Deutsche Telekom, Basf e Sab Miller.
Quanto ai marchi italiani, non solo si sono dimezzati rispetto allo scorso anno, ma i due che sono restati in classifica hanno anche perso posizioni: Fiat è 38esima, e scende quindi di 12 gradini rispetto al 26esimo posto del 2010, mentre Telecom scende dal 30esimo al 49esimo posto. Il brand Fiat è valutato 10,1 milioni di euro, con un porgresso in termini di valore del marchio pari al 2,3%, mentre Telecom è a quota 9 mln, +3,5%.
Gerhard Hrebicek, direttore dell’European Brand Institute, sottolinea che in generale «i marchi forti crescono a un ritmo più elevato rispetto alla media». Il valore del brand delle prime dieci società in classifica in Europa è aumentato dell’11,6%. Sempre nella top10, il maggior incremento è segnato da Nestlè, +29,9%, seguito da Basf, +17,6%, e Daimler, +15,4%.
Il manager fa anche notare che, a livello globale, l’Europa è leader nei beni di consumo mentre l’America domina nei settori tecnologici. L’Asia occupa una posizione di rilievo nei servizi finanziari.