Musica, letteratura, arte, cinema, danza, e anche le fiabe per i più piccoli. Sono gli ingredienti delle Giornate della Cultura che la Bce tutti gli anni dedica a un diverso stato membro dell’Ue e che quest’anno si concentrano sull’Italia. Un omaggio della Banca Centrale Europa alla cultura italiana proprio nei giorni che vedono Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, insediarsi alla presidenza dell’istituto di Francoforte (il mandato inizia il primo novembre). Dopo l’inaugurazione del 19 ottobre, il calendario prosegue con iniziative fino al 17 novembre.
L’evento di apertura, alla presenza del presidente uscente della Bce Jean Claude Trichet, del successore Mario Draghi, di autorità provenienti da tutta Europa, all’Alte Oper di Francoforte, è stato all’insegna della musica classica con l’Orchestra Mozart di Bologna, diretta da Claudio Abbado (ouverture del Barbiere di Siviglia di Rossini, Sinfonia Haffner di Mozart e Sinfonia Italiana di Mendelssohn Bartholdy).
In programma ci sono molti altri appuntamenti con la musica: il jazz del pianista Stefano Bollani (15 novembre), un concerto di beneficienza l’11 novembre che vedrà il maestro violinista Uto Ughi e I Filarmonici di Roma eseguire Vitali, Haydn, Rossini e Mendelssohn Bartholdy. E poi ancora concerti dedicati ai giovani talenti e il grande concerto di chiusura (17 novembre) affidato all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Xian Zhang (Sinfonia n. 7 di Beethoven, Rendering di Schubert/Berio, ouverture del Guglielmo Tell di Rossini).
Gli appuntamenti letterari, dopo la conferenza di Claudio Magris di giovedì 20 ottobre, dedicata ai “Confini dell’identità” culturale nell’Europa unita, il 14 novembre Dacia Maraini leggerà brani dall’opera “Donne del Risorgimento” presso la sede della Bce, mentre il 16 novembre Gianrico Carofiglio presenterà il suo romanzo “Le perfezioni provvisorie”.
L’agenda cinematografica presenta sei recenti produzioni italiane dedicate al tema della famiglia in quanto nucleo sociale. Proiezioni il 24, 27 e 31 ottobre al CineStar Metropolis di Francoforte, alle 18,30 e alle 21, dei seguenti film: “Genitori e figli” (2010) di Giovanni Veronesi, “Happy family” (2010) di Gabriele Salvatores, “Anche libero va bene” (2008) di Kim Rossi Stuart, “La bellezza del somaro” (2010) di Sergio Castellitto, “La nostra vita” (2010) di Daniele Luchetti e “I baci mai dati” (2010) di Roberta Torre.
E poi ancora uno spettacolo di danza contemporanea (Maktub Noir Compagnia di Danzatori), due appuntamenti per i più giovani con fiabe e racconti, mostre e convegni dedicati all’arte.
Le Giornate della Cultura, partite nel 2003, negli anni, spiega Jean Claude Trichet, «hanno riscosso crescente interesse e consenso», anche perchè «offrono sempre la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, anche a chi ha già visitato diversi Stati membri dell’Unione europea e ha familiarità con il loro patrimonio culturale». Trichet sottolinea che «la ricchezza culturale d’Europa è unica al mondo» e aggiunge che «soprattutto in tempi difficili come questi è molto importante portare avanti» l’impegno a favore della cultura.
Mario Draghi sottolinea la concomitanza della manifestazione con il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, aggiunge che «il programma di queste Giornate rivisita la tradizione culturale del passato ma riflette anche l’immagine dell’Italia di oggi», rende omaggio a Francoforte (che sarà la sua sede di lavoro per i prossimi anni), definendola «la città di Goethe, l’uomo universale che con il suo “Viaggio in Italia” (Italienische Reise) ha gettato un ponte fondamentale fra la cultura tedesca e quella del “paese dove fioriscono i limoni”».
L’anno prossimo le Giornate europee della Cultura saranno dedicate alla Francia, nel 2013 sarà il turno della Lettonia.