In calo la fiducia dei lavoratori italiani

di Andrea Barbieri Carones

28 Ottobre 2011 09:00

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In calo la fiducia dei lavoratori italiani: l'indice generale a ottobre è diminuito di oltre 5 punti. Le differenze in base a età, regione e azienda.

Nel secondo semestre di quest’anno, è in forte calo la fiducia dei dipendenti italiani. Sarà per la difficile fase economica o per i cali delle borse che hanno minato la fiducia di molti, fatto sta che il dato generale dell’Indice di Fiducia dei lavoratori dipendenti italiani – realizzato da Gi Group in collaborazione con OD&M Consulting – è diminuito a ottobre di oltre 5 punti rispetto ad aprile 2011, arrivando così a 31,6 su una scala da 0 a 100 punti, il valore più basso mai raggiunto e inferiore anche ai 36 punti di giugno 2009. 

L’indice di sfiducia varia in base all’età, all’inquadramento, alla dimensione dell’azienda e alle zone del Paese che ha portato a un generale appiattimento verso il basso dei dati.

Il livello di fiducia in questa ultima rilevazione è diminuito particolarmente nelle seguenti categorie di lavoratori la cui fiducia era più alta nella precedente rilevazione e nei seguenti sotto-indici:

– Giovani under 30 (33 punti, – 6 rispetto ad aprile 2011)

I dipendenti quadri  (33,5 punti, – 6 rispetto ad aprile 2011) che si riallontanano così dal livello dei dirigenti registrato ad aprile scorso

I lavoratori delle medie imprese  (32,5 punti , – 7,5 punti rispetto ad aprile 2011) che così si riavvicinano al sentimento dei dipendenti della PMI

– I lavoratori del Nord Italia: il calo è generalizzato a Nord Ovest (32 punti, – 6 rispetto ad aprile 2011) e a Nord Est (32,5, – oltre 7 punti rispetto ad aprile 2011), dati che spingono a un allineamento verso il basso anche a livello territoriale

– La fiducia nel mercato del lavoro (37,6 punti, – quasi 9 punti rispetto ad aprile 2011)

– La fiducia nelle istituzioni nazionali e sovranazionali (17 punti, -3 rispetto ad aprile 2011, -10 rispetto a giugno 2009)

 

Nell’ambito del forte calo generalizzato di fiducia che ha riguardato tutte le categorie, compresi diplomati e operai, i “meno pessimisti” restano i dirigenti (36 punti), i lavoratori della grande impresa (35) e i laureati (33); da segnalare che, in particolare, i dirigenti sembravano aver già anticipato il riacutizzarsi della crisi con il loro lieve calo di fiducia registrato ad aprile (41 punti, – 0,70 rispetto a ottobre 2010).

Sui valori più alti si confermano gli indici legati al mondo del lavoro: fiducia nell’azienda (46 punti, – 6 rispetto ad aprile 2011, – 1 rispetto a giugno 2009) e fiducia nel mercato del lavoro (37,6 punti, – quasi 9 punti rispetto ad aprile 2011, – 5 da giugno 2009).

Più contenuto il calo di fiducia nella situazione personale (25,6 punti, – 3 rispetto ad aprile 2011, – 1 rispetto a giugno 2009).

Nel clima generale di sfiducia riemerso negli ultimi mesi, sembra che gli italiani continuino, però, a credere nelle capacità della propria azienda di affrontare positivamente la difficile fase attuale: tra i singoli item, da segnalare, che il valore più alto della rilevazione è relativo alla fiducia nella situazione economico-finanziaria attuale dell’impresa (51 punti).

Sempre nell’ambito della fiducia verso l’impresa si registrano gli unici due valori positivi della rilevazione: la fiducia dei lavoratori del Nord Est (50,95) e dei lavoratori della grande impresa (50,85).

L’Indice più elevato di fiducia generale si riscontra nelle società di servizi (32,4 punti), mentre fanalino di coda di questa classifica è invece la sanità (27,8 punti,- 7 rispetto ad aprile).

L’Indice di Fiducia dei lavoratori dipendenti italiani – giunto alla sua sesta edizione – è una rilevazione statistica nazionale semestrale basata su 3.700 lavoratori dipendenti rappresentativi di tutte le categorie professionali e sull’intero territorio italiano. Sono diplomati (36%) e laureati (31%) e appartenenti ad una fascia d’età compresa per lo più tra i 41 e i 50 anni (37%) e nella fascia 31-40 anni (42%).

L’indice Gi Group di Fiducia dei Lavoratori è aperto ad altri contributi e basta collegarsi al sito: www.indicedifiducia.it. Alla fine delle compilazione del questionario è possibile confrontare il proprio indice di fiducia con quello generale.