Il super manager portoghese Antonio Horta-Osorio sta per ritornare nel suo ufficio alla guida del Lloyds Banking Group, una delle maggiori banche del Regno Unito. La notizia vera, resa nota dal presidente Win Bischoff, è che questo 47enne CEO, che molti avevano paragonato a Josè Mourinho per la grinta e la precisione con cui lavorava, si era preso un periodo sabbatico lungo 2 mesi (novembre e dicembre) per rifiatare dopo anni di stress, stanchezza e pressione nel lavoro in un settore, quello finanziario, che non dà ai top manager grandi spazi per “rifiatare”.
In realtà la sua assenza in un momento molto delicato dal punto di vista economico e finanziario era stato accolto con illazioni sul suo vero stato di salute e con commenti non molto positivi esattamente come ne susciterebbe una pausa del suo quasi coetaneo allenatore lusitano nel bel mezzo delle qualificazioni per la fase finale di Champions League.
E così, lunedì 9 gennaio, ecco che il manager ricomparirà alla sua scrivania fresco e riposato, dopo aver festeggiato il Natale in famiglia e dopo diverse settimane lontano dallo stress, magari sotto il sole del suo Portogallo. Su indicazione dei medici, però, dovrà cambiare il suo atteggiamento verso la professione attenendosi a degli schemi che prevedono moderazione nello stile di vita e negli orari nonostante non sia facile staccare la spina quando si è alla guida di un’azienda da 120.000 dipendenti e che ha in atto 350 miliardi di euro di investimenti in giro per il mondo. Dovrà dedicarsi di più al sonno e cercare di delegare di più ai suoi collaboratori e non accentrare le decisioni, sottoponendosi a un carico di lavoro ulteriore.
Il presidente Bischoff, che al momento della notizia del periodo di malattia prolungata aveva fatto effettuare visite mediche specialistiche a 360 gradi e colloqui con tutti i membri del consiglio di amministrazione, ha seguito passo dopo passo lo stato di salute del suo amministratore delegato, al punto che oggi può affermare con sicurezza che “tutto è ok: con il nuovo anno ritornerà determinato e combattivo come un tempo dando e chiedendo il massimo alla sua squadra”.
La cosa curiosa è che i maggiori quotidiani britannici non siano rimasti sorpresi dei 2 mesi sabbatici di Antonio Horta-Osorio ma del fatto che nella City londinese, uno dei templi della finanza mondiale, non ci siano stati altri amministratori delegati di società importanti o di multinazionali che abbiano sentito il bisogno di alzare bandiera bianca per un certo periodo di tempo.
A differenza di Josè Mourinho, però, il suo conterraneo Horta-Osorio non ha ottenuto grandi risultatisul campo, visto che nei 10 mesi in cui è stato al timone del Lloyds Banking Group, le azioni dell’azienda hanno perso i 2 terzi del loro valore alla Borsa di Londra. Ora, gli spetta il compito principale di risanare i conti del gruppo.