Sono in calo le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps. Se nel 2010 avevano toccato quota 1,2 miliardi di ore, nel 2011 si è scesi a 953 milioni, con una diminuzione del 20,8% che diventa -29,7% considerando solo il mese dicembre.
L’ istituto precisa anche che a dicembre le ore di cassa autorizzate alle imprese sono state 60,8 milioni contro le 86,5 dello stesso mese dell’anno precedente. Ma non tutti percepiscono con ottimismo questi dati: il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, sostiene infatti che sia un bene che “l’uso degli ammortizzatori diminuisca, ma è sbagliato e controproducente interpretare i dati sulla cassa integrazione del 2011 con un evidente eccesso di ottimismo”.
Prima della crisi, nel 2007, le ore autorizzate erano 179 milioni e, nel 2008, 223 milioni, quindi notevolmente inferiori rispetto all’anno appena concluso. Resta dunque un abisso da colmare e la recessione rende ancor più grave le prospettive. Anche il presidente dell’Inps, Mastropasqua, sostiene che “va prestata attenzione agli ammortizzatori sociali”.
Intanto, sempre in tema di INPS, il governo Monti ha varato la riforma delle pensioni che è entrata in vigore il 1° gennaio 2012, con importanti modifiche sia per i lavoratori che per le aziende: tra gli effetti, spiccano nuove modalità di calcolo del periodo di contribuzione dopo l’addio alle pensioni anzianità. Il governo potrebbe operare modifiche alla manovra in due sensi: le interruzioni dei rapporti di lavoro mediante accordi individuali per il pagamento volontario dei contributi mancanti al raggiungimento dei vecchi parametri – ora non tutelati dalle nuove norme – e le penalizzazioni per i lavoratori precoci, che avendo alle spalle numerosi anni di contributi vanno in pensione prima dei 62 anni.
Intanto l’INPS prosegue la sperimentazione delle domande di pensionamento tramite web. La scadenza dell’invio delle domande è stata prorogata al 1 maggio 2012, anche per quelle relative ad assegni sociali, di invalidità e inabilità, utilizzando la sola via telematica.
In alternativa, gli utenti potranno avvalersi dei patronati. Intanto l’INPS con una comunicazione del 2 gennaio 2012 ha reso noto di aver sospeso «decine di migliaia» di prestazioni legate al reddito, quali per esempio gli assegni sociali, le invalidità, le pensioni ai superstiti e quelle integrate al minimo. Sono tantissime le persone che in questi giorni hanno ricevuto o
stanno ricevendo gli «avvisi di sospensione». Destinatari della missiva sono tutti coloro che non hanno fatto avere all’ente previdenziale il modello «Red» per il 2009, ossia i propri redditi. Si può ovviare inviando entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione le informazioni richieste dall’ INPS.