Tim Cook, il manager che nell’estate 2011 è stato nominato CEO di Apple, ha ricevuto un compenso pari a 378 milioni di dollari, diventando l’amministratore delegato più pagato d’America.
La cifra comprende 376,2 milioni in azioni vincolate e il resto in contanti e rappreesnta il premio più elevato elargito dall’azienda di Cupertino negli ultimi dieci anni. È quanto emerge dal report di Proxy Statement, che indica le cifre guadagnate dai più alti dirigenti Apple, così da garantire una totale trasparenza agli investitori, così come richiesto dall’US Securities and Exchange Commission.
Le azioni che riceverà Tim Cook saranno fornite da Apple come bonus per aver assunto la guida dell’azienda dopo la morte del suo fondatore, Steve Jobs, che com’è noto riceveva dalla sua società un compenso simbolico di un solo dollaro (più 5,5 milioni in azioni Apple che non ha mai venduto). Cook riceverà la metà del bonus nel 2016 e l’altra metà arriverà nel 2026. Quanto al suo salario, l’amministratore delegato Apple ha incassato 900.000 dollari in stipendio e 900.000 dollari in compensazioni di altra natura.
Apple ha deciso di remunerare il CEO Cook con quelle azioni anche per fornire un modo per vincolare la sua retribuzione alle performance a lungo termine dell’azienda: Cupertino guarda dunque al suo futuro, offrendo all’amministratore delegato uno strumento per trattenerlo e per incentivarlo, nonché un riconoscimento per il modo in cui ha gestito la società dopo la scomparsa di Steve Jobs, deceduto pochi mesi fa dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Oltre al compenso da capogiro ricevuto da Tim Cook, nella lista degli stipendi degli alti dipendenti Apple figurano Peter Hoppenheimer, che ha guadagnato quasi 1 milione e mezzo di dollari rispetto ai 29 dell’anno precedente, Scott Forsall con 1 milione e mezzo, ed Eddy Cue con oltre 52 milioni di dollari.