Da qualche mese si vocifera di un prossimo approdo a Wall Street da parte di Facebook: secondo quanto indicato nelle ultime ore, il social network di Mark Zuckerberg dovrebbe entrare in Borsa nella terza settimana di maggio e sarebbe quasi tutto pronto per inviare i documenti necessari alla Securities and Exchange Commission, ovvero l’autorità che vigila su Wall Street. La presentazione della relativa documentazione dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio.
Secondo fonti anonime ma ben informate sui piani dell’azienda, si parla di un’IPO di 100 miliardi di dollari per Facebook, ovvero una delle dieci offerte pubbliche iniziali più alte di tutti i tempi per una società tecnologica. Gli analisti di mercato che stanno valutando da tempo l’andamento dell’azienda stimano inoltre una raccolta fondi iniziale di 10 miliardi di dollari.
Maggio viene dunque indicato come un momento storico per Facebook e, sebbene l’imminente approdo in Borsa non sia stato mai confermato da Mark Zuckerberg né dai vertici della propria società, le indiscrezioni a riguardo si moltiplicano ormai da tempo. Una roadmap che appare ormai definita sebbene condizioni finanziarie, turbolenze di mercato, intoppi burocratici o altri fattori potrebbero cambiare in corsa la decisione del gruppo oppure spostare di uno o più mesi l’entrata a Wall Street.
La situazione finanziaria attuale di Facebook non è del tutto chiara poiché non vi è alcun obbligo di comunicazione dei bilanci, ma la piattaforma sociale è in continua crescita sia in termini di utenza che di fatturato: questo social network conta attualmente più di 800 milioni di iscritti a livello globale e si stima che entro il mese di agosto 2012 dovrebbe raggiungere quota 1 miliardo di utenti, e nel 2011 ha generato un fatturato 4 miliardi di dollari e i profitti si prevede che siano in ulteriore salita durante l’anno in corso.
Mark Zuckerberg ha sempre però glissato sulle domande relative all’approdo in Borsa, anzi ha nelle scorse settimane ha sottolineato come il focus dell’azienda sia attualmente orientato su altri fattori: «La cosa da chiarire è che non ci interessano gli affari. La gente mi chiede perché non stiamo cercando di far più soldi. Io sto tentando di costruire un business a lungo termine, e questa è la giusta strategia».