I dati riportati dall’Istat indicano che il fatturato industriale a novembre è rimasto fermo in rapporto al mese di ottobre, mentre sale dello 0,2% rispetto a un anno prima. Si tratta del rialzo tendenziale più basso dalla fine del 2009, quando si chiuse un anno particolarmente difficile per l’economia italiana.
Rispetto a ottobre scorso, la produzione sul mercato interno è scesa dello 0,6% mentre è salita dell’1% suquello estero. Considerando invece la media dei mesi di settembre, ottobre e novembre, l’indice cala del 2,9% rispetto ai 3 mesi precedenti, ossia giugno, luglio e agosto.
Il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,2%, con una diminuzione dell’1,8% sul mercato interno e un aumento del 4,8% su quello estero.
Per quanto riguarda i diversi settori, nel confronto con il mese di novembre 2010, l’indice grezzo degli ordinativi ha registrato un calo dello 0,7%. Per gli ordinativi dell’industria, meglio di tutti è andata al comparto dove si assemblano mezzi di trasporto, che ha visto una crescita del 17,3%, contro il 10,1% del settore di produzione dei farmaceutici di base. Positivo anche il comparto correlato con le industrie tessili, dell’abbigliamento, delle pelli e degli accessori che ha registrato un +2,3%. Le diminuzioni più vistose hanno riguardato la fabbricazione di macchinari (-11,2%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche e di apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,8%) e le fabbricazioni di prodotti chimici (-4,1%).
Considerando invece il fatturato, il settore in cui si registra l’exploit maggiore è quello relativo alla fabbricazione di coke (un carbone derivato dalla distillazione del petrolio) e di altri prodotti petroliferi non raffinati, in cui l’Istat ha registrato una crescita dell’11,5%.
Calo invece nelle industrie correlate con la fabbricazione di computer, di prodotti di elettronica e di ottica, di apparecchi elettromedicali, di apparecchi di misurazione e orologi: in questo caso, novembre è andato male, visto che si è scesi a -11,1%.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un incremento dell’1,3% per l’energia, dell’1,2% per i beni di consumo, dello 0,1% per i beni intermedi e una diminuzione del 2% per i beni strumentali.
Per quanto riguarda gli ordinativi totali, nel campo industriale si registra un aumento dello 0,1%,frutto di una crescita dell’1% degli ordinativi provenienti dal mercato interno e di una riduzione dell1,1% di quelli in arrivo dall’estero. Facendo una media del trimestre settembre-novembre, gli ordinativi totali diminuiscono del 6,6% rispetto al trimestre precedente.