Con un piccolo investimento, ora si trova in mano un’azienda che potrebbe passare di mano per 70 milioni di euro. E’ questa la fortuna accumulata in quasi 40 anni di lavoro da Nadir Lalani, che nel 1973 si trsferì dalla Tanzania in Gran Bretagna con in mano pochi centesimi.
E fu così che dopo aver tentato con poco successo varie strade nell’ambito del commercio, 10 anni fa aprì il suo primo negozio nella zona nord di Londra, a Holloway.
Vendeva un po’ tutto e tutto alla cifra tonda di 99 penny, quindi molto poco visto che si parla di 99 centesimi di sterlina, pari oggi a poco più di un euro. Iniziò vendendo prodotti per la casa e per l’ufficio: dai quaderni, ai detersivi, alle matite fino a piccoli accessori come portachiavi, oggi in mano quasi esclusivamente a commercianti cinesi, che tuttavia faticano a fargli concorrenza.
Ebbene: a furia di ricevere pagamenti da 99 penny, in 10 anni è arrivato ad avere 150 punti vendita di diverse grandezze, con prodotti di vario genere ma tutti venduti al prezzo fisso di 99 penny. Da qui l’insegna “99p stores“, che ormai è diventata quasi un cult nella capitale britannica e un marchio da vendere a peso d’oro.
Attualmente dà lavoro a 3mila persone e ha un deposito alla periferia della capitale inglese aperto 7 giorni su 7, 24 ore al giorno per consentire anche la vendita on line in ogni parte del mondo, puntando proprio sull’e-commerce per fare il salto di qualità. La crisi economica ha migliorato i suoi affari perché in un periodo di recessione chiunque è interessato al risparmio, e così nell’anno appena trascorso ha fatturato 231 milioni di sterline (più o meno 250 milioni di euro), il 23% in più dell’anno precedente. Tutto questo anche approfittando della fine di un altro noto marchio low cost, i magazzini Woolworth.
Lalani ha rilevato questi ultimi locali, gli ha dato il suo nome e ha abbassato ancora di più i prezzi. Eppure, nonostante questo business di successo, pensa sia arrivato il momento di cedere il passo: secondo indiscrezioni, infatti, starebbe per vendere l’intera azienda per per 60 milioni di sterline (circa 70 milioni di euro).
“La ragione del nostro successo è semplice”, spiega Hussein Larani, figlio del fondatore e attuale amministratore delegato. “Offrire il migliore rapporto possibile in termini di qualità e prezzo. Dovunque abbiamo aperto un negozio, c’è la fila per dare almeno un’occhiata. Il risparmio interessa tutti e fa comodo a tutti comprare qualcosa a prezzo ridotto, se la qualità è la stessa del prodotto che da un’altra parte paghi di più”.
Larani è convinto che la sua azienda possa continuare a crescere: si calcola che nei prossimi dieci anni i negozi possano diventare 600, con 5mila dipendenti e un fatturato annuo di 300 milioni di sterline.