Nella giornata di ieri, Costa Crociere e le Associazioni nazionali dei Consumatori hanno tenuto una riunione atta a raggiungere un accordo sui rimborsi da distribuire ai passeggeri coinvolti nel naufragio della nave Costa Concordia, con l’obiettivo di trovare una possibile soluzione che possa loro soddisfare in qualche modo. La riunione è stata organizzata da Astoi Confindustria viaggi, l’associazione dei tour operator italiani.
Undicimila euro di risarcimento più circa tremila euro di rimborsi per le spese sostenute inclusa la quota pagata per la crociera di ogni passeggero sulla Costa Concordia, inclusi i bambini, oltre eventuali altre indennità previste da assicurazioni eventualmente stipulate da una persona.
È questo l’accordo raggiunto tra le due parti, che come sottolineato da Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori: “E’ un accordo storico, che chiude una vicenda drammatica, una vera class action stragiudiziale che risarcisce anche il danno biologico per stress e vacanza rovinata in modo congruo. Nel raggiungere l’accordo, abbiamo tenuto conto del codice del turismo italiano e delle situazioni normative previste in altri Paesi, dato che i passeggeri coinvolti nel naufragio della Costa Concordia sono di varie nazionalità”.
L’accordo interessa circa tremila passeggeri di sessanta diverse nazionalità, di cui circa 900 sono italiani, e la proposta non riguarda le famiglie delle vittime e i passeggeri feriti: per costoro l’indennizzo terrà conto della gravità del danno subito singolarmente. Dunque oltre gli 11 mila euro, si avrà a disposizione:
- il rimborso integrale del valore della crociera, comprensivo delle tasse portuali;
- il rimborso dei transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera;
- il rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro;
- il rimborso di eventuali spese mediche sostenute;
- il rimborso delle spese sostenute durante la crociera.
Sono giunte però le prime polemiche a riguardo al diffondersi della notizia dell’accordo tra le Associazioni nazionali dei Consumatori e di Costa Crociere. Il Codacons ad esempio ha contestato fortemente la proposta, poiché la cifra data come indennizzo non è a parer suo proporzionale al danno subito e non tiene conto da danni di tipo psicofisico.
Infine, potranno essere cancellate senza penali dai consumatori le crociere prenotate prima del drammatico evento della Costa Concordia, su tutte le proprie rotte, entro il 7 febbraio.