Benetton si appresta a lasciare la Borsa di Piazza Affari dopo oltre 25 di presenza sul mercato azionistico milanese. Nessuna comunicazione ufficiale è ancora giunta dall’azienda di Ponzano Veneto ma l’annuncio è atteso nelle prossime ore. Comunque, quanto diramato ieri sera lascia ben pochi dubbi a riguardo: “Edizione srl (socio di controllo di Benetton Group, ndr) ha lanciato nella un’offerta pubblica di acquisto avente a oggetto i titoli della società non ancora in possesso, finalizzata al delisting. Il prezzo sarà di 4,60 euro per azione”.
Benetton fu fondata nel 1965 dai fratelli Luciano, Giuliana, Carlo e Gilbero, debuttò alla Borsa di Milano nel 1986 mentre due anni più tardi approdò anche a Francoforte e nel 1989 a Wall Street, per uscire da questi ultimi nel 2008. Edizione possiede il 67% del gruppo di abbigliamento e la famiglia Benetton possiede circa il 5,7% di azioni proprie. Benetton capitalizza in Borsa circa 670 milioni ma a causa di un indebitamento finanziario netto salito a 550 milioni di euro e un fatturato in calo dell’1,1% rispetto a quanto registrato nel 2010, attestatosi a circa 2 miliardi di euro, con utili scesi dai 102 milioni dello scorso anno ai 70 milioni del 2011, avrebbero fatto propendere per un delisting del titolo.
Edizione Holding non ha ancora comunicato quali sono i piani per rilanciare la società ma il momento per lanciare un’offerta pubblica di acquisto, passo obbligato per il delisting, è apparso propizio dato che i titoli sono scesi a Piazza Affari a valori molto bassi. Nonostante il rialzo del 25% nelle ultime due sedute – sul quale la Consob sta indagando per comprendere se via sia stato insider trading – il titolo è sceso di molto: le azioni nel 2006 scambiate a 15 euro, martedì erano giunte a 4,05 euro. Ciononostante, il titolo Benetton aveva guadagnato martedì oltre il 9% spinto dai rumor di una fusione con Inditex, il gruppo spagnolo che controlla i marchi Zara, Oysho e Massimo Dutti.
Due sono gli scenari possibili: il primo – più probabile – vede Benetton tornare nelle mani della famiglia che ha lanciato il marchio, la quale acquisterebbe il 30% oggi in mano ad altri azionisti, mentre il secondo è appunto quello di una fusione con Inditex. Alcuni analisti spiegano che il delisting sarebbe la conseguenza di un’esperienza difficile per il marchio negli ultimi anni e credono sia possibile che rientri in gioco la famiglia Benetton (con Alessandro capofila) come l’opzione più sensata e plausibile per rimettere in gioco l’azienda.
Altra congettura è la possibilità che si venda il marchio di abbigliamento ma tenendo gli immobili in modo da valorizzarli nel modo che si ritiene maggiormente adeguato.