Le vip lounge in aeroporto alleate del businessman

di Assunta Corbo

7 Febbraio 2012 10:30

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Un'indagine dimostra come le vip lounge degli aeroporti siano diventate alleate perfette, e insostituibili, per i business traveller.

Viaggiare è davvero diventato un piacere. Pronti a scendere e salire sugli aerei nel giro di poche ore, i businessman hanno a disposizione sempre più servizi che possano rendere il proprio spostamento più rilassante. Austista e limousine, massaggio o sauna, abiti stirati e scarpe lucide, segretaria a ore e cinema.  Questi sono solo alcuni dei servizi di cui si può usufruire nelle oltre settecento sale vip presenti negli aeroporti di tutto il mondo.

CPP, multinazionale inglese specializzata nei servizi assicurativi e di assistenza, ha monitorato sviluppando il servizio Airport Angel (www.airportangel.co.uk), che con il pagamento di una quota annuale dà accesso a oltre 550 di queste lounge aeroportuali.  Per accedere ai servizi di queste strutture, che rendono più piacevole la permanenza negli aeroporti, si può pagare un abbonamento annuale (da un minimo di 74 a un massimo di 285 Euro) o avere delle carte di credito di livello medio-alto che includa il servizio Airport Angel.

“Una nostra ricerca – spiega Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia, che in Italia ha oltre 700mila clienti, con 3 milioni di carte di credito assicurate –  ha rilevato che quattro persone su dieci si sentono stressate dagli aeroporti e in particolare dai ritardi dei voli, dallo smarrimento di oggetti e bagagli personali. In compenso il 40% degli intervistati afferma che l’accesso a una lounge li farebbe sentire meno stressati, mentre un altro 42% vorrebbe essere trattato come un passeggero di prima classe”.

La ricerca di CPP ha rilevato che Londra, con i suoi tre scali, è la prima città al mondo per numero di sale vip aeroportuali (37). Se consideriamo il singolo aeroporto, il primato spetta però a quello di Francoforte con 26 lounge. Seguono New York (21 lounge), Los Angeles (15), Tokyo, Atlanta e la città industriale della Bassa Sassonia di Osnabrück con 13 sale Vip. Boston e lo scalo americano di Newark (New Jersey) ne hanno una dozzina, mentre 10 a testa ne contano Parigi, Berlino, Zurigo e Singapore. Milano ne ha 7 (di cui 5 a Malpensa e 2 a Linate) e 6 Roma.

Quasi un terzo (29%, circa 200) delle sale Vip di tutto il mondo sono concentrate negli scali  statunitensi. Il 12% si trova in Germania, poco meno dell’11% nel Regno Unito, e solo il 3,3% in Italia (23). La compagnia aerea che può contare più sale vip aeroportuali nel mondo è British Airways (65) seguita da China Southern Airlines (54), dalle americane United Airlines (51) e Delta (51). Lufthansa ne ha 46, Blu Islands 34 ed Emirates 26. La compagnia di bandiera italiana ne gestisce 20, tutte in Italia tranne quelle di Bruxelles, New York (JFK) e Chicago.

CPP ha analizzato le caratteristiche più comuni di queste sale, ma anche le particolarità. Le più grandi in assoluto ospitano fino a 400 passeggeri e sono negli scali di Tokyo e Dubai. Se ne trovano molto capienti pure a Francoforte, Londra (Heathrow – 310 posti) e Dusseldorf (340 posti). Quelle più piccole (minimo 20-30 posti) talvolta risultano un po’ affollate nelle ore di punta.

Gli hub aeroportuali che costituiscono uno snodo da un continente all’altro puntano anche sul benessere: oltre alle docce, ci sono lussuosi bagni con Jacuzzi, camere da letto e spa. Essendo luoghi frequentati soprattutto da uomini d’affari, abbondano i servizi business: pc, connessione Wi-Fi, postazioni lavoro complete, segretarie, sale riunioni.