Ai lavoratori britannici non va a genio il team building aziendale, una pratica in voga in certi ambienti delle risorse umane che mira ad insegnare a “fare squadra” per raggiungere obiettivi comuni.
Lo rivela un sondaggio di Vodafone e YouGov svolto su un campione di 1.000 dipendenti da cui risulta una sonora bocciatura di questo tipo di attività giudicata una perdita di tempo.
Gli intervistati preferirebbero essere capaci di comunicare meglio con i propri colleghi sul posto di lavoro piuttosto che essere coinvolti loro malgrado in sessioni forzose di team building organizzate dalla direzione aziendale.
La maggioranza dei lavoratori non crede che queste esperienze possano aiutare ad adempiere meglio i loro compiti avendo provato direttamente la loro inefficacia. A riprova, la ricerca, oltre ad adrenalici test di bungee jumping e corsa su scafi veloci, mostra alcuni insulsi e imbarazzanti esempi (massaggi tra colleghi, incontri con abbigliamento intimo, cene a base di insetti ecc.) di prove cui sono sottoposti i partecipanti durante le sedute di team building.
Invece di sprecare denaro in cose del genere gli intervistati pensano che bisognerebbe concentrarsi su altre priorità come il miglioramento dell’ambiente di lavoro, la comunicazione interna e l’adozione di maggiore flessibilità lavorativa.
Nelle risposte fornite emerge anche grande consapevolezza sulle conseguenze negative determinate dall’incapacità di fare squadra. Se manca questa caratteristica sul luogo di lavoro è molto probabile che si creino ritardi decisionali e insoddisfazione tra la clientela, non si raggiungano gli obiettivi a causa del contributo intempestivo da parte dei colleghi, si prendano decisioni sbagliate perché non si riesce ad accedere a informazioni e persone giuste.
“Le aziende britanniche fanno notevoli sforzi e spendono tempo nel tentativo di costruire team più efficaci”, afferma Peter Kelly, Enterprise Director di Vodafone UK. “Questa ricerca conferma che le persone preferiscono dare importanza ad una modalità aperta, collaborativa e flessibile da impostare nel lavoro quotidiano anziché partecipare ad esercizi di team-building una volta ogni tanto”.