Ora che i cosiddetti “Power User” hanno avuto accesso al motore di ricerca italiano Volunia ideato dal 42enne ingegnere informatico Massimo Marchiori, presentato fa ufficialmente alla stampa questa settimana è tempo per lo stesso Marchiori e il suo staff di fugare dubbi e perplessità riscontrati nell’uso pratico di ciò che è un mix tra uno strumento di navigazione e di ricerca sul web ed un social network
Proprio l’aspetto sociale del progetto, che è forse anche l’aspetto più innovativo, è stato meglio specificato da Marchiori: “Se si attiva la funzione social – ha spiegato – si rinuncia all’anonimato durante la visita di una pagina web e si accetta quindi di segnalare ad altri utenti la propria presenza”.
“In questo modo – continua Marchiori -, quando apriamo un sito Internet possiamo vedere chi c’è o chi c’è stato. Poi Volunia comunicherà agli utenti in tempo reale le persone collegate al sito, alle quali si potrà chiedere l’amicizia in base a un interesse comune”. Insomma, si potrà allargare la cerchia dei propri amici mentre si sta effettuando una ricerca sul web in base a ciò che sembra accomunare un certo numero di persone.
Sull’aspetto grafico che fa da cornice alla navigazione web, Marchiori spiega invece che si tratta di un concetto nuovo di navigazione della Rete: “Tramite estensioni, e la maggior partecipazione degli utenti, diventerà un luogo vivo e interattivo, dinamico, dove alla visualizzazione grafica si aggiungerà anche una forma di entertainment legata alla navigazione che renderà il Web un posto diverso, più familiare e personale”.
Per quanto concerne la ricerca in rete, infine, Marchiori ammette di essere solo all’1% dell’indicizzazione fornendo nel contempo come timing altri “sette mesi” di lavorazione perché “anche l’indice alla base del motore è conservativo, rigido”. Ovviamente, per fare ciò, servono coperture finanziarie e l’ingegnere padovano lo sa bene “Siamo partiti con due milioni. Ora dobbiamo far capire la forza di Volunia per andare avanti “.