Stando a quanto emerge dall’ultimo Bollettino di Banca d’Italia, relativo al mese di dicembre 2011, i prestiti al settore privato (comprendendo in tal novero sia i finanziamenti alle famiglie che quelli alle imprese non finanziarie) sarebbero aumentati di 2,3 punti percentuali, contro i precedenti 3,5 punti percentuali del mese di novembre. Un rallentamento piuttosto evidente, quello rilevato nell’ultima parte dell’anno, che ha colpito le imprese (dal 4,4% al 2,6%) in maniera più incisiva delle famiglie (dal 3,9% al 3,4%).
Di contro, le aziende che sono riuscite a indebitarsi sul finire d’esercizio, lo hanno fatto a tassi di interesse maggiori rispetto alla base mensile di confronto, visto e considerato che lo stesso Bollettino evidenzia come il costo del denaro sui prestiti alle imprese non finanziarie sia salito dal 3,86% di novembre al 4,16% di dicembre. Discorso non dissimile per quanto concerne l’accesso al credito da parte delle famiglie, con tassi di interesse per i mutui per l’acquisto di abitazione (comprensivi anche delle spese accessorie) saliti dal 3,18% di dicembre 2010 al 3,98% di novembre 2011, e di qui all’attuale 4,26%.
Per quanto riguarda l’accesso al credito, Bankitalia ha reso nota l’estensione dei criteri di idoneità dei prestiti bancari conferiti a garanzia delle operazioni di credito dell’Eurosistema. A partire dal 10 febbraio scorso, possono essere costituiti in garanzia anche i prestiti bancari che hanno una probabilità di insolvenza del debitore che raggiunge l’1%.
Il merito di credito potrà essere valutato anche in base ad un sistema interno della Banca d’Italia che viene chiamato Valcre: questo si aggiunge alle fonti di valutazione attualmente in vigore nel quadro di riferimento dell’Eurosistema per la valutazione della qualità creditizia.
La Banca d’Italia ha poi aggiunto in un comunicato ufficiale che l’intervento di ampliamento della liquidità disponibile segue ”la decisione del Consiglio direttivo della Bce dell’8 dicembre 2011 che ha consentito alle Banche centrali nazionali di accettare in garanzia, in via temporanea, prestiti bancari in bonis addizionali rispetto a quelli idonei in base alle regole generali dell’Eurosistema”.