Non sarà forse il più gettonato fra i social network, ma comunque si dimostra in crescita sia in termini di fatturato sia in termini di numero di iscritti. Ecco LinkedIn, il luogo di incontro virtuale di manager e professionisti, poco dedicato alle conversazioni di svago e più ai contatti di lavoro.
Considerando solo gli ultimi 3 mesi del 2011, il fatturato ha toccato i 167,7 milioni di dollari, superando ogni più rosea previsione degli analisti, che ritenevano difficile il superamento di quota 160 milioni. A far volare il giro d’affari sono stati gli annunci pubblicitari (pari a circa il 33% degli introiti), gli abbonamenti ai servizi premium e i programmi per la ricerca di figure lavorative specializzate, oltre naturalmente al numero di iscritti che non sarà ai livelli di Facebook (che punta al miliardo) ma che comunque ha raggiunto i 150 milioni di unità, mentre si punta sempre più in alto grazie ai paesi in via di sviluppo, a iniziare da India e sud America.
Per il trimestre corrente, invece, l’azienda si aspetta ricavi compresi tra 170 e 175 milioni di dollari.
L’utile netto del periodo ottobre-dicembre, rispetto a quello dello stesso trimestre del 2010, è passato da 5,3 a 6,9 milioni di dollari mentre anche i risultati della borsa stanno dando risultati positivi visto che LinkedIn ha ottenuto la seconda migliore performance al Nasdaq, soprattutto alla luce del fatto che le società attive nel settore informatico e di internet che lo scorso anno si sono lanciate nell’avventura borsistica del Nasdaq hanno avuto risultati poco incoraggianti.
Anche l’utile per azione ha sorpreso gli analisti visto che a fronte di una previsione di 7 centesimi di dollaro per azione, ha raggiunto invece i 12 centesimi.
Considerando gli ultimi tre mesi, si sono iscritti al sito circa 14 milioni di nuovi utenti, cosa che ha fatto aumentare il numero di aziende che hanno chiesto di pagare per aver accesso alla lunga lista di curriculum vitae presenti su LinkedIn.