Il gruppo che controlla Ducati ha deciso di vendere la sua quota passando la mano ad un altro proprietario. Lo ha annunciato in una intervista sul Financial Times Andrea Bonomi, presidente di Investindustrial, primario fondo di private equity operante in Europa e principale azionista di Ducati Motor Holding Spa.
Il prezzo richiesto sul mercato è un miliardo di dollari e la proprietà ha incaricato lo scorso anno Deutsche Bank e Goldman Sachs di sondare il terreno per trovare un acquirente.
“Ducati è una società perfetta, ma per il suo ulteriore sviluppo è necessario il sostegno di un partner industriale di livello globale”, ha dichiarato Andrea Bonomi al Financial Times. La cessione ad un concorrente o ad una grande casa automobilistica sembra essere l’ipotesi più probabile e in linea con l’esigenza di internazionalizzare maggiormente il brand Ducati.
Trattative sembra siano state avviate con Mahindra, produttore indiano di auto e motoveicoli, Volkswagen e BMW che però non hanno mostrato grande interesse per l’affare smentendo le voci di un suo imminente acquisto.
La Ducati, nata nel 1926 a Bologna per produrre componenti per l’industria delle trasmissioni radio, riesce a vendere ogni anno 40.000 motoveicoli rappresentando circa il 10% del mercato delle moto sportive. E’ un marchio con una capacità di attrazione sul piano internazionale e grazie alla qualità dei suoi prodotti, conta tra i suoi fan persone celebri come il principe William della famiglia reale britannica.
La Ducati ha debiti per 1,7 volte i suoi utili, un livello basso secondo il Financial Times in confronto a quelli di altre aziende nel portafoglio di molti fondi di private equity.