A Milano potrebbe nascere una grande azienda dei trasporti, che unisca sono un unico tetto i principali attori che si occupano di mobilità nel capoluogo lombardo e nel suo hinterland, costituito anche dalle provincie confinanti. Il modello di riferimento sono le città di Parigi, Berlino e Londra, dove un’unica sosoetà si occupa dei trasporti.
In pratica, un’unica società comprendente Atm (l’azienda municipalizzata che già serve la città e il suo hinterland), Trenord (la società ferroviaria di proprietà al 50% tra Trenitalia e LeNord, gruppo Ferrovie nord Milano) e Ferrovie dello Stato. Per questo, il comune, la regione e Trenitalia hanno iniziato le trattative che porteranno alla nascita di un soggetto con fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro, con oltre 13mila dipendenti, che opererebbe su 1900 km di binari e 74 di metropolitana (ma nel giro di 5 anni dovrebbero raddoppiare), con una flotta di mezzi su gomma e su rotaia (tram) in servizio su 1960 km di strade, cui si aggiungono 519 stazioni (di cui 94 della metropolitana) e corse lungo l’arco delle 24 ore.
Si tratterebbe di un caso unico in Italia (in Veneto e in Emilia Romagna ci sono esperienze simili ma su scala ridotta), un’azienda che punta a effettuare dei risparmi sulla gestione e sugli investimenti, in grado di occuparsi della mobilità in modo coordinato, razionalizzando orari e servizi a favore dei cittadini. Comune e regione sono davanti a un tavolo per definire anche come suddividere la gestione delle linee e dei mezzi di trasporto: sembra che le Ferrovie nord Milano e Rfi avrebbero la proprietà delle infrastrutture e della tecnologia e l’Atm gestirà le linee sotterranee e di superficie.
In ballo c’è una flotta di 1850 tra locomotori e carrozze targate Trenord e 855 della metropolitana. Ci sono poi 1450 autobus e 550 tram.
Della creazione di un soggetto unico per il trasporto dell’area metropolitana di Milano si parla già da tempo, visto che la congestione del traffico privato e l’affollamento dei mezzi pubblici ha assunto proprorzioni drammatiche con notevoli sprechi di risorse a svantaggio delle centinaia di migliaia di aziende che vi operano, dove vivono e lavorano almeno 8 miloni di persone, di cui 650mila prendono giornalmente un treno per andare al lavoro e dove quasi 2 milioni al giorno utilizzano il trasporto pubblico urbano dell’Atm.
Tali numeri sono previsti in crescita sia per l’aumento del pendolarismo sia in via dell’Expo 2015, a causa del quale i passeggeri trasportati dall’Atm potrebbero quasi raddoppiare, a fronte di 2 nuove linee di metropolitana sotterranea, una delle quali sarà attiva per intero dopo la fine della manifestazione.