Corruzione: in Italia il 50% del totale della Ue

di Massimiliano Santoro

20 Febbraio 2012 09:30

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Relazione del presidente della Corte dei Conti: "La corruzione in Italia dilaga"; i calcoli la stimano in 60 mld di euro, pari al 50% della intera Ue.

Nella sua relazione nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, non ha dubbi nel definire illegalità, corruzione e malaffare “fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce”.

Sui costi di questa corruzione, sia in Europa che in Italia,  ha relazionato il procuratore generale aggiunto Maria Teresa Arganelli: “La crisi economica rende le misure anticorruzione UE ancora piu? urgenti, considerati i danni che questa pratica arreca alla societa? europea in termini economici, sociali e politici diminuendo i livelli di investimento ostacolando il corretto funzionamento del mercato interno e intaccando le finanze pubbliche”.

Tanto premesso, la Commissione dell’UE, in una relazione presentata al Parlamento europeo il 6 giugno 2011 stima che la corruzione costi all’economia dell’UE 120 miliardi di euro l’anno, ovvero l’1% del PIL e poco meno del bilancio annuale dell’Unione ed istituisce “la Relazione anticorruzione dell’UE” avente lo scopo di monitorare e valutare gli interventi messi in atto dagli Stati membri nella lotta alla corruzione e per promuovere un maggior impegno politico. Ma le convenzioni europee – spiega – finora non sono state ratificate dall’Italia e non si e? mai intervenuti sui punti nevralgici del sistema, cosi? come testualmente prescrivono le norme internazionali: la trasparenza della contabilita?, la trasparenza dei flussi finanziari, il contrasto ai gruppi malavitosi, la prescrizione. Il risultato e? che ogni anno lo Stato perde tra costi della corruzione ed evasione fiscale (spesso collegata alla prima) un’ingente quantita? di denaro”.

“Se l’entita? monetizzata della corruzione annuale in Italia e? stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica – si legge – rispetto a quanto rilevato dalla Commissione, l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa! Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea. Pur tuttavia  il nostro Paese nella classifica degli Stati percepiti piu? corrotti nel mondo stilata da Transparency International per il 2011 assume il non commendevole posto di 69° su 182 paesi presi in esame e nell’UE e? posizionata avanti alla Grecia, Romania e Bulgaria. Secondo il rapporto dell’Economic Index Forum per il 2011, la corruzione e la criminalita? organizzata costituiscono i maggiori freni per chi vuole investire nel Paese ed in particolare per la crescita economica del Sud. La corruzione mina la fiducia degli investitori stranieri nel mercato italiano e minaccia la liberta? d’impresa con mezzi inaccettabili per uno Stato di diritto”.