Brutte notizie per i neolaureati che cercano lavoro: un’indagine dell’Ufficio Studi di Bachelor – multinazionale italiana specializzata nella ricerca e nella selezione di giovani talenti – mostra che il 51% delle 3mila grandi aziende italiane interpellate ha smesso di assumere giovani appena usciti dalle università. Motivo: meglio attendere i contenuti della riforma del lavoro in fase di discussione tra governo, imprese e sindacati.
Gli autori dello studio, forse un po’ pessimisticamente, dicono che “un’intera generazione di neolaureati corre il rischio di perdere il treno per entrare nel mondo del lavoro”.
La cosa sorprendente è che solamente 2 mesi fa, solo il 28% delle imprese aveva parlato di stop più o meno temporaneo all’ingresso di nuovo personale qualificato uscito dagli atenei. A questo punto, la speranza è che l’esecutivo passi al più presto all’approvazione di un documento condiviso in modo da far chiarezza nel settore, visto che le aziende preferiscono attendere di conoscere le nuove regole prima di riprendere le assunzioni, con il pericolo che tali giovani vadano a sovrapporsi sia a coloro che li hanno preceduti e che non hanno ancora un lavoro sia a chi si appresta a discutere la tesi di laurea.
Per questo motivo, il presidente di Bachelor, Salvatore Corradi, ha scritto un appello al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ribadendo, alla luce dei nuovi dati, “l’auspicio che nel più breve tempo possibile si possa dare chiarezza alle giovani laureate, ai giovani laureati e alle grandi imprese”. E tale documento è stato sottoscritto da 30 rappresentanti di grandi aziende anch’essi preoccupati della situazione di stallo e da un migliaio di neolaureati.
La richiesta, insomma, è quella di sensibilizzare tutte le parti coinvolte nel processo riformatore “affinché si giunga nel minor tempo possibile a concludere ed approvare la tanto attesa riforma”. La crescente incertezza derivante dell’allungarsi del lasso di tempo tra l’annuncio e la presentazione della nuova legge potrebbe portare ad un ulteriore peggioramento della situazione, visto il trend che le rilevazioni operate da Bachelor, a poco più di un mese di distanza una dall’altra, mette in evidenza.